Regia di David Pujol.

Dopo i film su Caravaggio, Cézanne, Van Gogh o Schiele, è la volta di un altro “grande” che ha cambiato la prospettiva del vedere le cose: Salvador Dalí (Figueres, 1904-1989). I baffi alla Dalì, la vita da bohémien – irregolare e mai banale -, l’amore per Gala, la casa sul mare a Cadaqués, e poi le formiche, il surrealismo, l’attività e le creazioni con Buñuel e gli altri scapigliati surrealisti tra arte, cinema e letteratura, il rapporto conflittuale con la famiglia benestante e il mondo borghese, la voglia di immortalità, gli amici artisti, la Spagna, Parigi, la fama negli Stati Uniti….