Regia di Nikos Tzimas.

Interpreti Alekos Alexandrakis, Angelos Antonopoulos, Kostas Kazakos, Vanghelis Kazan, Petros Fyssoun.

Nikos Beloyannis, esponente della sinistra greca, è stato perseguitato sin da giovane per le sue idee politiche. Eroe della resistenza, dopo la sconfitta dei comunisti nella guerra civile viene arrestato come appartenente a un partito dichiarato fuorilegge e come spia dell’URSS. È stato processato dal tribunale militare e condannato a morte. Viene fucilato il 30 marzo 1952, malgrado una campagna internazionale a suo favore cui parteciparono, tra gli altri, Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau, Charles De Gaulle e Pablo Picasso. Tra i suoi giudici Gheogos Papadòpoulos, che sarà il capo della dittatura dei colonnelli greci (1967-1974).