Regia: Edoardo Winspeare. Sceneggiatura: Edoardo Winspeare, Alessandro Valenti. Montaggio: Andrea Facchini. Fotografia: Giorgio Giannoccaro. Interpreti: Gustavo Caputo, Antonio Carluccio, Claudio Giangreco, Celeste Casciaro, Davide Riso, Alessandra de Luca. Produzione: Saietta Film con Rai Cinema. Origine: Italia 2017. Durata: 110′.

 

Il film è surreale, poetico, scorre incerto tra un dramma con un tono leggero e una commedia con toni tragici. Quei paesani sopra le righe sono visionari, profeti quotidiani e con i piedi di argilla che scoprono lentamente il proprio personale rapporto con un’idea più grande di se stessi, la seguono anche se non sanno neanche dove può condurli, ma sanno che può salvarli. Si spera che lo spettatore esca convinto che i protagonisti esistano nella vita reale e siano allo stesso modo autentici. Sono non attori.

(Il Corriere)

In carcere il protagonista conosce un criminale di basso calibro del suo stesso paese, che con il fratello Angiolino sognava di diventare boss del Capo di Leuca. Ma l’incontro con l’arte cambia tutti, e così un’inconsueta amicizia tra i tre porterà ciascuno a compiere delle scelte coraggiose: i due ormai ex banditi subiranno una vera e propria conversione alla poesia e alla bellezza, mentre il sindaco troverà il coraggio per difendere delle idee per cui vale la pena battersi.

(TGcom 24)

 

Edoardo Winspeare è un regista, sceneggiatore e attore italiano. Inizia come assistente alla regia, operatore alla macchina, montatore e tecnico del suono nella produzione di cortometraggi. Nel 2002 dirige Sangue Vivo, che vince il Festival di San Sebastian (Nuevos Directores), ed è il primo film italiano al Sundance Film Festival. Nel 2003 con Il miracolo vince il premio della Città di Roma come miglior film e il premio FEDIC. Nel 2017 La vita in comune è in concorso alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e ottiene il premio FEDIC.