Regia: Tarik Saleh. Sceneggiatura: Tarik Saleh. Montaggio: Theis Schmidt. Fotografia: Pierre Aïm. Interpreti: Fares Fares, Mari Malek, Yasser Ali Maher, Slimane Dazi, Ahmed Selim, Mohamed Yousry, Nael Ali, Tareq Abdalla. Produzione: Atmo Production, Chimney, Copenhagen Film Fund. Origine: Svezia, Danimarca, Germania, Francia 2018. Durata: 106′.

 

Un ottimo giallo classico ispirato ad una storia vera: la bella prostituta sgozzata in hotel, clienti ricchi ricattati, un ricco imprenditore parlamentare di Mubarak nei guai, le foto spinte, la teste scomoda.

Ma è il grigio fuori campo che impressiona: siamo dieci giorni prima di quel 25 gennaio 2011 quando il popolo si ribellò al regime, e gli esterni del Cairo sono impressionanti per la vastità della corruzione che lega i lati del Paese, dai taxisti ai capi della polizia che danno l’ordine di sparare sulla folla mentre gli ambulanti si lamentano dei cinesi. Non è un documentario ma è come se: viene in mente mille volte Giulio Regeni (si parla di un giovane torturato e ucciso), è oltre ogni limite l’assenza d’una regola morale: tutto è lecito, uccidere, torturare, ricattare, e a nulla vale la battuta «la dignità non si può comprare».

Il poliziotto che indaga fumando no stop , mentre passa da maggiore a colonnello, è Noredin e lavora con lo zio capo con cui divide rotoli di banconote: l’onore della divisa è pieno di fango. Tanto che il documentarista Tarik Saleh, svedese di origini egiziane, è stato cacciato e la troupe ha girato il film a Casablanca. Interpretato da Fares Fares che si troverà senza via d’uscita, il complotto ha la sensualità e le luci di un paesaggio kafkiano, nel grigiore di un panorama di zombie.

(Il Corriere della Sera)

 

Tarik Saleh è un  produttore televisivo, animatore, editore, giornalista e regista svedese di origine egiziana. Per la televisione svedese ha sviluppato Världens modernaste land, che ha ricevuto il premio per il miglior programma di cultura e attualità del 2007. Nel 2009 dirige il film d’animazione Metropia , che vince il Premio Future Film Festival Digital alla 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2018 Omicidio al Cairo ottiene 5 Guldbagge Award.