Regia: Ruben Östlund. Sceneggiatura: Ruben Östlund. Montaggio: Jacob Schulsinger, Ruben Östlund. Fotografia: Fredrik Wenzel. Suono: Andreas Franck. Interpreti: Elisabeth Moss, Dominic West, Claes Bang, Terry Notary, Linda Anborg, Annica Liljeblad. Produzione: Plattform Produktion, ARTE France Cinéma, Coproduction Office. Origine: Svezia, Danimarca, USA, Francia, 2017. Durata: 142′.
Una satira, ben riuscita, del tipo di società che ci circonda. C’è questo mondo dell’arte sempre più mercato e sempre meno comprensibile, dove non esiste più l’opera in sé, ma l’intenzione dell’artista. Sono venuti meno i fondamentali, della pittura, della scultura, e al loro posto c’è il progetto, l’esperimento, il percorso, l’impulso, il non detto, il sotto-testo, l’ipertesto. C’è un società che si vuole aperta, ma si è di fatto organizzata in enclave che fra loro non si incontrano.
(Il Giornale)
Prendere in giro l’arte contemporanea sembra facile, anche se inelegante, ma sono in pochi ad averne il coraggio. Anche nel film, da una platea estasiata che ascolta l’insensata intervista a un artista pieno di sé, solo una voce si alza, “imbroglione, puttana” ed è naturalmente un pover’uomo affetto dalla sindrome di Tourette. Ma è molto di più di uno sberleffo a un’arte oggi decisamente in affanno nella creatività ma molto ambita alle aste: è l’immagine ironica ma anche desolata del mondo di oggi, delle contraddizioni di un paese civile come la Svezia, ancora democratico ma confuso, che sta scivolando oltre la sua tradizione di uguaglianza.
(La Repubblica)
Ruben Östlund è un regista e produttore svedese. Nel 2004 dirige il suo primo lungometraggio non documentaristico, The Guitar Mongoloid, che vince il premio FIPRESCI al Festival cinematografico internazionale di Mosca. Il cortometraggio Incident by a Bank (2009) vince l’Orso d’oro come miglior cortometraggio al Festival internazionale del cinema di Berlino. Nel 2014 ottiene il premio della giuria Un Certain Regard al Festival di Cannes con il film Forza maggiore. Per The Square vince nel 2017 la Palma d’oro al Festival di Cannes e nel 2018 il David di Donatello per il miglior film dell’Unione Europea; inoltre, è candidato all’Oscar 2018 come miglior film straniero.