Regia di Gary Dauberman.
Interpreti: Mckenna Grace, Patrick Wilson, Vera Farmiga, Madison Iseman, Katie Sarife.
La bambola Annabelle esordisce sullo schermo comparendo brevemente in L’evocazione – The Conjuring e si guadagna, con l’efficacia di quell’apparizione, il diritto a un film tutto per sé, Annabelle, diretto da John R. Leonetti. L’esito è interessante e abbastanza riuscito, anche se non eclatante. La vicenda mescola esoterismo e derive mansoniane, mettendo al centro la figura decisamente inquietante della bambola, che dal punto di vista iconico ha un indubbio fascino macabro.
Il film successivo, Annabelle 2: Creation, è andato in un certo senso controtendenza, sfatando due luoghi comuni che vedono in genere il secondo film peggiore del primo e, ancor di più, lo scarso esito, commerciale e artistico, dei prequel. Invece, il film, pur essendo il secondo episodio ed essendo un prequel, riesce a essere migliore del precedente, grazie anche alla presenza di un ottimo attore come Anthony LaPaglia e alle qualità registiche di David S. Sandberg(autore di un buon horror come Lights Out – Terrore nel buio), capace di creare un’atmosfera macabra di grande efficacia e di massimizzare la suspense, sempre tenendo al centro della vicenda la misteriosa e sinistra bambola.