Regia di Bruno Dumont.

Interpreti: Juliette Binoche, Jean-Luc Vincent.

Inverno 1915. Camille Claudel è stata reclusa dai suoi familiari in una casa di cura psichiatrica. Ha dovuto abbandonare Parigi e porre fine alla sua attività di scultrice. Ora attende la visita del fratello maggiore Paul nutrendo la speranza di poter finalmente uscire dall’istituto e fare ritorno a casa.
Nata nel 1864 nel nord della Francia Camille Claudel fu dapprima allieva di Auguste Rodin divenendo la sua compagna per 15 anni, fino a quando i due si separarono nel 1895. Nel 1913, in seguito alla morte del padre e dopo aver passato dieci anni praticamente asserragliata nel proprio studio, la madre la fece internare a Ville Evrard. Vi morirà nel 1943 senza aver mai più fatto ritorno in famiglia.