Regia di Francis Ford Coppola.

Interpreti: Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne.

Riedizione con 53 minuti in più. Parti aggiunte: la mania per il surf del colonnello Kilgore (R. Duvall) e il furto della sua tavola; l’incontro del capitano Willard (M. Sheen) con una tigre; la visita dei soldati alle playmates in un desolato avamposto; alcuni frammenti di dialogo sulla barca che risale il fiume; la lunga sosta nella piantagione francese, governata da Philippe de Marais (Christian Marquand) e la breve parentesi amorosa con la vedova Roxanne (Aurore Clement); una scena nel finale in cui Kurtz legge al suo prigioniero Willard un articolo (vero) di Time . Al di là di ogni confronto tra le 2 edizioni, si può ammettere che si tratta di digressioni – sia pure interessanti come l’episodio nella piantagione francese, peraltro punito dalla musica elettronica appositamente composta vent’anni dopo – e utili agli spettatori della versione corta. “Apocalypse Now sta a Redux come l’ Odissea sta all’ Iliade .” (P. Cherchi Usai). Redux (latino) = reduce, che ritorna o è ricondotto.