Regia di Shinji Aramaki.

Interpreti: Shun Oguri, Haruma Miura, Yu Aoi, Arata Furuta, Ayano Fukuda, Toshiyuki Morikawa.

Il pianeta Terra, ormai abbandonato da centinaia d’anni da una popolazione troppo numerosa per contenerlo, è diventato un luogo inviolabile e quasi sacro, mantenuto tale con pugno di ferro e fermezza militare dalla coalizione Gaia. Ad essa si contrappone Capitan Harlock e la sua ciurma a bordo dell’Arcadia, a cui si è appena aggiunto un nuovo elemento: Logan, fratello dell’ufficiale disabile Ezra e dunque infiltrato di Gaia dentro l’armata di Harlock con il compito di uccidere il capitano.
Quando però Logan capirà qual è l’ideale che muove Harlock, che ha sempre percepito come un nemico, sarà pronto a schierarsi con lui contro il fratello, il quale lo accusa di aver causato la sua disabilità.
La sesta reiterazione del mito di Capitan Harlock (la prima in CG, la prima in 3D) è il più grande sforzo produttivo di sempre per la Toei Animation e, come è accaduto per ogni arrivo del capitano con una nuova avventura, ne riscrive la storia a seconda delle proprie esigenze di trama. L’Harlock del film di Shinji Aramaki è un ex ufficiale dell’esercito nemico (l’avevamo già visto in passato avere quest’origine) e ha in comune con il classico personaggio di Matsumoto l’etica, il carattere solitario e taciturno, la morale di ferro e l’opposizione strenua ai regimi totalitari, in lotta per la libertà, oltre a recuperare alcune figure già viste in altre produzioni (come l’alieno Mime).