cinemaddosso
i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood
a cura di Elisabetta Bruscolini
14 febbraio > 15 giugno 2020 Museo Nazionale del Cinema di Torino
In occasione del progetto “Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno”, il Museo Nazionale del Cinema presenta in anteprima assoluta la mostra cinemaddosso i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood, a cura di Elisabetta Bruscolini. Qui cinema, arte, moda si fondono per celebrare la straordinaria Sartoria Annamode, eccellenza del Made in Italy dagli anni Cinquanta a oggi nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Una “mostra volante”, grazie a un allestimento straordinario all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che mette in scena la magia del cinema raccontata da chi, da sempre, “fa” il cinema.
100 costumi per 40 film, un percorso dove ogni abito è esposto come un’opera d’arte e raccontato grazie a diversi contributi: tra brani di film, citazioni e pannelli touch che permettono al pubblico non solo di toccare materie preziose ma anche di giocare e sognare. Un allestimento fortemente immersivo, firmato da Maria Teresa Pizzetti, e interattivo, grazie alle produzioni video realizzate dallo Studio Convertino & Designers e curate da Massimo Mazzanti.
Lungo i 280 metri della rampa della Mole scorrono 70 anni di un’avvincente storia imprenditoriale al femminile, dalla “Dolce Vita” ai giorni nostri, quella delle sorelle Anna e Teresa Allegri che, con i loro costumi e le loro invenzioni, hanno reso celebre in Italia e nel mondo la Sartoria Annamode.
È una mostra bella, ricca e prestigiosa, che racconta il rapporto tra abito, attore e personaggio, un viaggio emozionale che permette al visitatore di scoprire e toccare con mano tutti i segreti dell’alta sartoria cinematografica italiana, attraversando epoche e stili, in un susseguirsi di percezioni visive, uditive, tattili e olfattive che ricreano la magia del cinema. Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema.
Questa mostra è il primo grande evento organizzato dal Museo Nazionale del Cinema nell’ambito delle celebrazioni di “Torino Città del Cinema 2020”. Si tratta di una selezione di meravigliosi costumi di una delle più importanti sartorie del mondo esposta nella spettacolare cornice della Mole Antonelliana. Dai costumi settecenteschi del film Marie Antoinette di Sofia Coppola agli abiti della serie The Witcher, la mostra miscela
cinema e moda, arte e artigianato, film ed effetti digitali in un allestimento scenograficamente innovativo.
Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema.
In un visionario percorso espositivo concepito per stupire e divertire sono messe in scena le “opere” più rappresentative di una grande sartoria italiana, fondata da due donne coraggiose, che da settant’anni a fianco dei costumisti contribuisce a creare la magia del cinema, trasformando gli attori in personaggi. I meravigliosi costumi di scena esposti e i loro dettagli raccontano il talento, la creatività e la sapienza artigianale di un atelier che si è trasformato in impresa mantenendo inalterate la passione e la cura che hanno reso il Made in Italy famoso nel mondo. Elisabetta Bruscolini, curatore della mostra.
In mostra i costumi indossati nei più grandi film: da Guerra e Pace di King Vidor (1956) a Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica (1964), dal Il mestiere delle Armi di Ermanno Olmi (2001) a King Arthur di Guy Ritchie (2017), fino a Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006), Robin Hood di Ridley Scott (2010), Anna Karenina di Joe Wright (2012) e dai più grandi attori: dall’abito di seta con cui Sofia Loren abbraccia e bacia Marcello Mastroianni a Vittorio De Sica e la sua alta uniforme, dal mantello bordato di pelliccia di Ingrid Bergman all’abito da sera di Charlotte Rampling, dalla giacca di pelle di Carlo Verdone all’abito principesco di Cristiana Capotondi fino alla sensualità di paillettes di Scarlett Johansson oltre a Vittorio Gassman, Fanny Ardant, Elena Sofia Ricci, Helen Hunt, Maria de Medeiros, Kirsten Dunst, Kristin Scott Thomas.
Nell’anno del centenario della nascita, un omaggio al genio di Federico Fellini, in mostra insieme al costumista Piero Tosi, grazie all’eccezionale presentazione dell’intera sfilata di abiti luccicanti dell’episodio Toby Dammit tratto dal film Tre Passi nel Delirio (1967).
In occasione dell’esposizione un progetto speciale dedicato al Museo Nazionale del Cinema e alla città di Torino: l’abito ispirato alla Mole Antonelliana, che raccoglie tutte le lavorazioni più preziose cui la sartoria romana ha dato vita nella sua lunga storia.
Il volto della mostra è Sara Serraiocco, giovane attrice italiana pluripremiata: miglior attrice esordiente Nastro d’Argento nel 2014, Globo d’Oro nel 2014, “Shooting Star” Best European talent nel 2016 al Berlin Film Festival e, nello stesso anno, Premio Pasinetti, Migliore Attrice al Festival del Cinema di Venezia.
L’iniziativa fa parte di “Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno”, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino. www.torinocittadelcinema2020.it
sezioni mostra
GUERRIERI E PULZELLE Il percorso inizia con uno dei soggetti più iconici del cinema, il guerriero nelle sue tante declinazioni, dal crociato ai protagonisti delle saghe nordiche, dai cavalieri di re Artù, fino a Giovanni dalle Bande Nere.
Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con Francesco Gaudiello ne La vestizione del guerriero, regia di Lorenzo Caproni.
DAME E CAVALIERI Le dame borghesi mostrano la loro nuova condizione sociale e si accompagnano alla piccola nobiltà terriera e agli ufficiali che, tra un duello e l’altro, animano la vita mondana dei salotti e le serate a teatro. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con Anna Manuelli ne La vestizione della dama, regia di Lorenzo Caproni.
CORTIGIANI E PRINCIPESSE Il passato vive ancora a corte tra regine, principesse e nobildonne di tutte le età, cortigiane, favorite e favoriti, re, nobili e alti ufficiali.
Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con un’animazione tratta dal diorama teatrale Praesentation eines schönen Spasier Gang mit einer Fontaine (Un loggiato con fontana), disegno di Jeremias Wachsmuht, acquaforte colorata a mano, Martin Engelbrecht, Augsburg, prima metà XVIII sec.
SIGNORE E SIGNORI Il Novecento entra prepotentemente sulla scena. Il cambiamento è la parola d’ordine anche nella moda, le gonne si accorciano, il corpo non è più modellato dai busti e gli abiti, che si accostano alla figura femminile, sono realizzati con tessuti leggeri, a volte impalpabili, fioriscono gli atelier e nasce l’alta moda. Contributo video: sequenza di film.
DONNE FATALI Dive, icone, donne misteriose e affascinanti, sfuggenti, pericolose, inafferrabili. Magnetiche e fasciate in abiti seducenti tempestati di pietre o realizzati con rasi lucidi e stoffe argentate, le donne fatali del cinema, i loro meravigliosi capi di abbigliamento e preziosi accessori stregano e ipnotizzano il mondo. Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project cinegrafica con Sara Serraiocco.
ARTISTI, MUSE E MECENATI L’epoca dei personaggi che popolano i libri di storia, degli artisti e dei loro committenti, delle nobili dame, al contempo modelle ispiratrici e finanziatrici della creatività del tempo, un sodalizio tra artisti muse e mecenati che durerà per molti secoli.
Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con animazione di ritratti rinascimentali.
STREGHE, VAMPIRI E ALTRI MUTANTI Siamo nella terra delle ombre, nel mondo di mezzo delle favole e delle leggende, dei racconti tramandati di padre in figlio e delle storie di autori fantasy.
Contributo video: oltre a una sequenza di film, special project con maschere della serie Luna nera, trattate in morphing.
FELLINI E TOSI PER TOBY DAMMIT
“Pierino, mi fai un vestito che si accende come un fiammifero?”
Contributo video: sequenza dell’episodio.
progetti speciali
Sette fragranze per sette temi di Diletta Tonatto
Un percorso olfattivo, studiato per cinemaddosso, accompagna i visitatori enfatizzandone il contenuto estetico ed emozionale. Una comunicazione non verbale, quella olfattiva, fatta di simbolismi ed associazioni che crea un vero e proprio percorso. La metodologia creativa utilizzata per comporre le sette fragranze ha permesso di trattare il profumo come manifestazione della società e collocando le fragranze nella suddivisione tematica della mostra e includendone la forte dimensione emotiva.
Video e macroscopie elettroniche di Massimo Mazzanti
Nella mostra sono presenti alcuni lavori video realizzati con la collaborazione dello Studio Convertino & Designers, per meglio descrivere o contestualizzare gli abiti nelle varie sezioni. Compito delle immagini è far risaltare la ricerca, la sperimentazione e la cura artigianale posta in vestiti nati con un intento e una funzione di rappresentazione e uso, principalmente per il cinema. Per evidenziare la complessità degli abiti antichi, frutto di attenzione filologica e storica, sono state realizzate due vestizioni: una dama e un guerriero, mentre la difficoltà di lettura dei particolari è permessa da riprese esageratamente avvicinate, montate in macroscopie elettroniche.
Per tutta la durata della mostra sono previste numerose attività per le scuole e per il pubblico che comprendono visite guidate, laboratori per bambini e famiglie ed eventi speciali.
Informazioni ad Accesso Facilitato
Per favorire la visita alla mostra, sono a disposizione del pubblico, in un apposito totem: mappa di orientamento alla mostra; audio-video LIS (lingua dei segni italiana) attivabile su smartphone tramite QR o NFC; schede ad alta leggibilità in italiano e inglese. All’interno dello spazio espositivo: percorso facilitato con testi e disegni visivo- tattili (salendo sulla sinistra) e commenti audio attivabili su smartphone tramite QR/NFC; percorso tattile (tessuti e accessori da toccare) e olfattivo a cura di Tonatto Profumi; giochi interattivi su schermi touch-screen; quadri animati; sequenze filmiche dei costumi esposti; mappa in rilievo del percorso sulla rampa e testi in braille.
Speciale San Valentino
In occasione della festa degli innamorati, il Museo diventa la cornice romantica per uno “Speciale San Valentino” che prevede per tutte le coppie l’ingresso con l’acquisto di un solo biglietto e un prolungamento d’orario fino alle 23. Dalle 10 alle 22 il pubblico è invitato a posare accanto ai meravigliosi costumi della sartoria Annamode e farsi ritrarre dal fotografo del museo. Tutte le immagini saranno pubblicate nella gallery dedicata sulla pagina Facebook Museo Nazionale del Cinema di Torino e sarà possibile richiederle scrivendo a eventi@museocinema.it
Inoltre, alle ore 18, è prevista la visita guidata I Love Cinema: l’amore sul grande schermo raccontato attraverso aneddoti, fotografie di scena e indimenticabili sequenze. Durata: 1½ h. Costo visita euro 6 a persona
+ ingresso museo ridotto. Prenotazione consigliata online qui. La promozione “Speciale San Valentino” con ingresso 2 x 1 e altre tariffe agevolate non sono cumulabili.
cinemaddosso
i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood
un progetto Fondazione Museo Nazionale del Cinema e Fondazione Annamode
prodotto da Annamode Costumes
www.museocinema.it www.fondazioneannamode.it www.annamodecostumes.com
ufficio stampa adicorbetta info@adicorbetta.org t. 02 36594081
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Veronica Geraci geraci@museocinema.it
- 011 8138509 – m. 335 1341195
immagini nel testo:
- 1 Anna e Teresa Allegri, photo Archivio Fondazione Annamode
- 2 cinemaddosso, photo adicorbetta
- 3 Abito di Piero Tosi per Toby Dammit di Federico Fellini, photo Fausto Pallottini