Nell’ambito della stagione estiva SUMMER PLAYS, organizzata da Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale e TPE – Teatro Piemonte Europa, la Compagnia torinese di teatro contemporaneo Piccola Compagnia della Magnolia presenta lo spettacolo MATER DEI, per la regia di Giorgia Cerruti.

Dopo aver debuttato nel 2019 al Festival delle Colline Torinesi e dopo essere stato felicemente accolto in numerosi teatri italiani e internazionali, lo spettacolo ritorna in scena a Torino il 18/19/20 agosto presso il Teatro Carignano di Torino.

Libera variante sul tema del mito Mater Dei, testo inedito di Massimo Sgorbani, tra i più apprezzati drammaturghi italiani contemporanei, ha come protagonisti una madre e un figlio, collocati in un tempo e in un luogo immaginari. Una controversa e magnetica relazione parentale interpretata da Giorgia Cerruti e Davide Giglio, che incarnano rispettivamente il potere della parola e il silenzio denso che precede il logos. Il lavoro attraversa il mito deviandone gli esiti formali e contenutistici verso una scrittura postmoderna, immersiva e scandalosa. Il tema apparentemente distante – una madre posseduta dal dio sceso sulla terra sotto sembianze animalesche, una gravidanza iperbolica e paradossale, che genera tredici figli, tutti dotati dei paterni attributi divini, tranne l’ultimo, un dio mancato, debole, troppo umano, forse la parte più antica di noi – si rivela occasione di eccezionale riflessione sull’odierna mortalità dell’amore, sulla rabbia diffusa che ingloba il nostro mondo contemporaneo, sulla violenza che surrettiziamente attraversa le relazioni.

Un testo di eccezionale audacia e crudo lirismo, a cavallo tra sacro e profano. Un flusso di parole laico, erotico, ipnotico, che oscilla instabile tra la paura di regredire nel Caos e l’affermazione del Mito. Giorgia Cerruti, regista e attrice della Compagnia, descrive così l’incontro con la scrittura di Sgorbani: “Mater Dei è un’opera a mio avviso rara oggi nel panorama della drammaturgia contemporanea: Sgorbani ha il dono poetico, tratta la superficie delle parole come un’alchimista che fa brillare la natura profonda dei metalli; la parola non è svilita a segno ma ci regala l’ebbrezza dell’incomprensione”.

Testo inedito di Massimo Sgorbani
Regia – spazio – costumi Giorgia Cerruti
Con Giorgia Cerruti e Davide Giglio
Assistente alla creazione Fabrycja Gariglio
Musiche originali e sound design Guglielmo Diana
Visual concept Lucio Diana
Realizzazione scenografia Domenico De Maio
Disegno luci Lucio Diana
Tecnico luci Agostino Nardella
Fonico Guglielmo Diana
Maschera Michele Guaschino
Realizzazione costumi Roberta Vacchetta
Con il sostegno di Armunia, e di Residenza IDRA. e Teatro Akropolis nell’ambito di CURA Residenze Interregionali 2018
In collaborazione con Festival delle Colline Torinesi_Torino Creazione Contemporanea

Management e distribuzione Theatron 2.0