Berlinde De Bruyckere, Aletheia, on-vergeten
Fino al 18 ottobre 2020

L’installazione ambientale immersiva è stata concepita dall’artista come doppio di un luogo che ha profondamente impressionato la sua immaginazione, un laboratorio per la lavorazione delle pelli ad Anderlecht. Le cataste di pelli appena scuoiate riposano su ampie basi in legno, ricoperte dal sale che le protegge e conserva, circondate da un ambiente abitato da indizi materiali del processo. L’artista ci chiede di misurarci con una immagine estrema, con un ammasso di morte senza nome, che evoca immani tragedie passate e attuali. L’opera tuttavia non si ferma di fronte a questa sensazione di orrore, ma cerca una forma di conforto, di redenzione, un’intenzione che emerge attraverso il complesso lavorio materico, la delicatezza nella resa di queste patetiche spoglie, la cura nel ricomporre attraverso l’atto scultoreo un processo di decadimento nell’informe. Il procedimento del calco che ha dato origine a tutte queste opere parla di contatto, di intimità e di condivisione, e di una memoria che si ri-presenta. È, infine, l’atto stesso del rendere presente, di trarre qualcosa dall’oscurità della coscienza e della conoscenza, perché non sia dimenticato, a costituire il gesto più importante di riparazione.

L’opera, realizzata per la mostra personale dell’artista Aletheia, è parte della Collezione Sandretto Re Rebaudengo.

Flatform
Storia di un albero
18 luglio – 13 settembre 2020

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 18 luglio al 13 settembre 2020, presenta, nella project room, la videoinstallazione Storia di un Albero, opera di Flatform. L’opera è stata prodotta dal Museo Nazionale del Cinema con il sostegno dell’Italian Council del Mibact.

Storia di un Albero è un ritratto e il soggetto è tanto un organismo vivente non umano, quanto il territorio che questo abita da molto tempo. L’opera ha l’ambizione di iscriversi nella ritrattistica, componente fondamentale del corso di tutta la storia dell’arte, riscrivendo, però, la natura del soggetto, le modalità di sviluppo e la tecnica di espressione del ritratto. Infatti, in quest’opera il soggetto è un organismo vivente non umano che viene ritratto tramite immagini in movimento e suoni spazializzati che restituiscono il soggetto ritratto come un ideale testimone di quasi mille anni di storia di un intero territorio.
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Giorni di apertura: sabato e domenica dalle 12 alle 19
Prenotazione visita

Tutto passa tranne il passato / Everything Passes Except the Past
Festival sull’eredità (post)coloniale

17 settembre-18 ottobre 2020
Inaugurazione: 17 settembre, ore 18

Tutto passa tranne il passato [Everything Passes Except the Past] è una mostra e un festival online organizzato dal Goethe-Institut in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

La crescente consapevolezza pubblica della violenza razzista e della ingiustizia storica ha riposizionato monumenti, collezioni etnografiche e archivi filmici di origine coloniale al centro del dibattito politico e sociale. Nell’ambito del progetto “Tutto passa tranne il passato” si propone un approccio artistico e discorsivo ai residui del colonialismo con l’obiettivo di ridefinire le strutture di potere e di immaginare scenari alternativi.
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Take Away Family Kit

Il Take Away Family Kit è dedicato alle famiglie con bambini: un nuovo strumento per esplorare le mostre e gli spazi della Fondazione, un modo per giocare con l’arte anche fuori dal museo. Che cosa contiene? La mappa C’era una volta una fabbrica per scoprire i segreti e la storia del museo; la mappa-gioco della mostra Aletheia da personalizzare con disegni, collage e scrittura; la scheda laboratorio dedicata all’artista Berlinde De Bruyckere; dei pastelli colorati e uno speciale badge.Le famiglie in visita alla Fondazione possono richiederlo gratuitamente in biglietteria.

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Bottom Up! il nuovo festival dell’Architettura di Torino, promosso dalla Fondazione per l’architettura/Torino e dall’Ordine degli Architetti di Torino, vivrà una preview alla Fondazione Sandretto Rebaudengo
10 settembre, ore 18

Nel corso dell’evento saranno presentati i progetti di trasformazione urbana dal basso ideati dalla comunità del festival e sarà lanciata una piattaforma di crowdfunding, per aiutarli e innescare la trasformazione di spazi e quartieri coinvolti. L’appuntamento è aperto a tutti: mentre nell’Auditorium si terrà la conferenza di lancio (con posti limitati nel rispetto delle norme anti-Covid), sin dalle 18 sarà già possibile approfondire i progetti presenti con il loro stand nell’area bookshop della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ad accesso libero fino alle 20.30. Passando di stand in stand e di progetto in progetto – con la mascherina, naturalmente – sarà possibile chiacchierare con i protagonisti del festival e scegliere a chi dare il proprio contributo. Patrizia Sandretto Re Rebaudengo accoglierà gli ospiti insieme alla sindaca di Torino Chiara Appendino, Alessandra Siviero, presidente della Fondazione per l’architettura/Torino, Massimo Giuntoli, presidente dell’ordine degli architetti di Torino, il direttore della Fondazione per l’architettura/ To Eleonora GerbottoMaurizio Cilli e Stefano Mirti, curatori di Bottom Up!. Oltre al monitor che permetterà di seguire la conferenza anche fuori dall’Auditorium, sarà possibile seguire l’evento in tempo reale sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di Bottom Up!, anche dal giardino della Fondazione o comodamente da casa.
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