Regia di Nicolas Silhol.
Un film con Céline Sallette, Lambert Wilson, Yun Lai, Stéphane De Groodt, Violaine Fumeau.
Un impiegato, Didier Dalmat, si suicida sul posto di lavoro e fa in modo di farlo a pochi passi dall’ufficio della responsabile delle risorse umane che si occupava di lui: Emilie Tesson-Hansen. La donna poco prima, pressata da Didier nel garage dell’edificio, gli aveva detto esasperata che avrebbe dovuto capire una semplice verità: l’azienda lo voleva far fuori. Il suicidio la tocca dunque da vicino e la porta a riflettere molto criticamente sulle pratiche che ha appreso dal suo superiore. Alle riunioni con le organizzazioni sindacali viene inoltre estromessa e inizia a sentirsi come una sorta di capro espiatorio. Situazione che peggiora ulteriormente quando l’ispettrice del lavoro Marie Borrel concentra la propria indagine su di lei.