LABORATORIO | Museo per un giorno!
A cura del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con FORMA Onlus – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita
Il progetto coinvolge un primo piccolo gruppo di ragazzi e ragazze tra i 12 e i 14 anni e le loro famiglie in un ciclo di incontri on-line.
La casa diventa museo per un giorno!
Ieri pomeriggio con Ilaria, Andrea, Alessandro, Annamaria, Albert, le loro famiglie e i volontari del Regina Margherita abbiamo iniziato a progettare l’allestimento di piccole mostre domestiche (in camera, in salotto, sulla scrivania, dentro l’armadio!) che raccolgono collezioni private, ricordi, disegni, oggetti quotidiani, reperti naturali, fotografie. L’esperienza di allestimento (scegliere cosa esporre, appenderlo o posarlo su una base, scegliere un titolo, scrivere la didascalia o il comunicato stampa, progettare il manifesto della mostra ecc.) è un esercizio importante per imparare a raccontare e condividere.
Grazie alla nuova mappa gioco digitale del museo abbiamo esplorato la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, scoperto la sua storia, chi ci lavora e che cosa è esposto.
Ci ritroveremo on-line nel 2021 per inaugurare le nuove mostre domestiche: ogni partecipante condurrà in diretta una breve visita guidata alla sua collezione per accompagnare il pubblico nel suo mondo, e giocare a fare gli artisti, i curatori e i mediatori d’arte!
Il percorso affronta in modo trasversale e ludico temi di educazione civica, come la cura e la conservazione del patrimonio culturale, e vuole essere un’occasione di reale condivisione e socialità in questo periodo caratterizzato dalla dimensione della distanza.
Il laboratorio Museo per un giorno! è aperto anche a famiglie e classi che desiderano trasformare la casa e la scuola in museo temporaneo, con l’aiuto dello staff del dipartimento educativo.
Per maggiori informazioni e iscrizioni alle attività educative consultare il nostro sito
CORRISPONDENZE
A cura del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia G. Fanciulli
Corrispondenze si inserisce nell’ambito dei progetti speciali per l’infanzia, pensati per creare un dialogo divertente e creativo con l’arte e i suoi linguaggi. Il progetto si inserisce in un’ottica educativa che vede il tema dell’intercultura e della cittadinanza attiva come centrale per lo sviluppo sociale e culturale del territorio: si prediligono infatti quelle realtà scolastiche che operano in zone sensibili del territorio torinese. La scuola e il museo lavorano insieme per lo sviluppo del singolo e della collettività.
L’idea di progetto nasce da una semplice domanda: come mantenere un legame a distanza con i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia torinesi in un anno così difficile? I musei sono chiusi a causa delle misure di contenimento del virus, le scuole hanno sospeso gite e uscite didattiche sul territorio, le famiglie non possono accedere agli spazi scolastici o condividere momenti di socialità con la scuola. Da queste premesse, in collaborazione con le insegnanti delle scuole coinvolte, è nata la proposta di creare una vera e propria corrispondenza tra la scuola e la Fondazione, come momento propedeutico ai laboratori in giardino che verranno condotti dallo staff del Dipartimento educativo nella primavera. Le scuole coinvolte hanno infatti avviato per il 2020/21 un progetto di outdoor education in linea con le indicazioni pedagogiche della Città.
Nel giardino della Scuola dell’Infanzia di via Mercadante (scuola pilota, a seguire Scotellaro e Ancina) è installata una speciale cassetta delle lettere, luogo fisico e simbolico del dialogo a distanza con il museo.
In occasione del Natale i bambini e le bambine riceveranno la prima corrispondenza a sorpresa: una lettera scritta dalle educatrici museali e il libro illustrato “Il museo delle mie cose”, per iniziare insieme un piccolo viaggio di scoperta del museo e dell’arte. Anche in Fondazione è installata un’identica cassetta della posta dedicata al progetto, in attesa delle risposte dei bambini e delle bambine.
La corrispondenza continuerà durante tutto l’anno, attraverso le lettere, i libri e le suggestioni inviate dalle educatrici, con l’obbiettivo di raccontare il museo e l’arte, proporre semplici azioni creative, e soprattutto rispondere alle curiosità dei bambini e delle bambine, condividendo pensieri e vissuti.
Le idee “spedite” dai bambini saranno raccolte e valorizzate, come importanti elementi progettuali per la realizzazione dei laboratori in presenza, con l’obbiettivo di realizzare a fine anno un’installazione collettiva ispirata all’opera Weltenlinie di Alicja Kwade nel giardino della scuola.