Regia di Sabina Guzzanti.

Il protagonista del racconto è un palazzo occupato di 17mila metri quadri, famoso per l’intervento dell’elemosiniere del Papa, in cui è in atto un esperimento politico e sociale. Ci sono delle votazioni che vengono continuamente rimandate e c’è uno spettacolo con regole e finalità del tutto particolari. Questi due plot interagiscono fra loro in modo inaspettato anche per chi ha pensato il film e ci consentono di conoscere una realtà di cui mai avremmo immaginato l’esistenza, che ci sembra insieme lontana e tanto familiare.