CONCERTO PENTAGONO
Lunedì 8 novembre secondo appuntamento con la rassegna di musica da camera FORME 2021, occasione preziosa per ascoltare inedite formazioni dove giovani musicisti di talento suonano accanto a grandi maestri.
L’Orchestra Filarmonica di Torino propone nei mesi di ottobre e novembre una serie di tre concerti per dare forma al futuro in attesa della nuova Stagione concertistica, partendo da semplici ma solidissime basi – cerchio, pentagono, quadrato – per dare origine a strutture chiare, ordinate, rassicuranti.
«La forma è un’entità astratta, ma può concretizzarsi in modo materiale, fisico. È in grado di contenere e di accogliere, ma può anche essere osservata da fuori e scrutata con meraviglia. Guardare alle forme geometriche e alle loro relazioni significa dunque dare spazio ad un attimo di riposo e di serenità; ma significa anche riconoscere quanto è prezioso rivolgersi a strutture, le forme musicali, che da secoli l’umanità utilizza per dare vita a un repertorio che ancora oggi diverte, commuove ed entusiasma», dice il Direttore Artistico, Michele Mo.
«Abbiamo scelto di fare tutto ciò nel modo che amiamo, coniugando sul palco l’esperienza di professionisti impareggiabili con cui abbiamo da anni un rapporto di reciproca stima e l’esplosività e il talento di giovani ragazzi e ragazze, che sono il futuro della nostra orchestra».
Nel concerto “Pentagono” sarà il pianista Andrea Lucchesini a eseguire un programma cucito su misura sua e dei giovani musicisti Fabrizio Berto al violino, Giorgia Lenzo alla viola, Martino Maina al violoncello e ad Alessandra Avico al contrabbasso. Nella preparazione al concerto Lucchesini farà anche da tutor ai ragazzi, mettendo loro a disposizione la grande capacità formativa e l’esperienza di una carriera decennale di successo.
In questa insolita formazione a cinque, verranno proposti due brani affascinanti come il Trio n. 2 in do maggiore per archi e pianoforte op. 87 di Johannes Brahms e il celebre Quintetto in la maggiore per pianoforte e archi op. 114 D 667 La trota di Franz Schubert.
L’op. 87 di Brahms, nata in concomitanza della stagione più matura del compositore tedesco (1882-1897), è caratterizzata da un tema popolare di ispirazione ungherese, presente nell’Andante con moto e sviluppato a sua volta attraverso cinque variazioni. «Stupisce – scrive il musicologo Francesco Cristiani – che proprio Brahms, agitato sempre da un’autocritica ‘ipocondriaca’ in grado di rendere il suo catalogo il prodotto residuo di un’attenta selezione, abbia creduto profondamente in quest’opera nonostante i suoi contemporanei l’abbiano giudicata poco riuscita e addirittura artificiosa. Un giudizio spietato che è difficile sottoscrivere mentre ci si lascia affascinare dal canto del violino e del violoncello, sempre insieme all’inizio di ciascun movimento, che si tuffano in inseguimenti appassionati (come negli ultimi minuti dell’Andante con moto) o in vivaci ‘zampettii’ (come all’inizio dello Scherzo). Ogni cosa, anche qui, è affidata a un costante e paziente lavoro di lima, desideroso di tastare con mano i limiti dell’organico scelto».
Il Quintetto op. 114 è invece conosciuto con il curioso titolo di La trota, dal nome del breve componimento scritto nel 1777 dal poeta tedesco Christian Schubart, i cui versi, che illustrano la cattura di un povero pesciolino, sono presi a prestito da Franz Schubert per uno dei suoi lied (ovvero brani per voce e pianoforte) più apprezzati e rielaborati, attraverso ben cinque diverse varianti. Un lavoro curioso non solo nel nome ma anche nella genesi: Schubert lo compose infatti durante un soggiorno a Steyr, nell’Alta Austria, mentre era in compagnia di alcuni amici. Fu proprio Sylvester Paumgartner a pregare Schubert di scrivere per lui un quintetto ispirato al tema del celebre lied con un organico d’eccezione, in cui il pianoforte non affiancasse il consueto quartetto (due violini, viola e violoncello), ma tutti i tagli ‘classici’ dello strumento ad arco, con l’introduzione del contrabbasso al posto del secondo violino. Una formazione, questa, unica in tutto il catalogo di Schubert e molto rara in tutta la Storia della Musica.
Il concerto è in programma lunedì 8 novembre, alle ore 21, al Teatro Vittoria, in Via Gramsci 4 a Torino.
Il costo del biglietto singolo, posto numerato, è di 10 euro, mentre il costo per il ridotto è di 5 euro, acquistabili anche online su www.oft.it agli stessi importi più il diritto di prevendita. I soci AIACE beneficiano della riduzione del costo del biglietto.
Domenica 7 novembre, dalle 10 alle 13, è invece in calendario la prova di lavoro aperta al pubblico a Più SpazioQuattro, in Via Saccarelli 18 a Torino. Il costo del biglietto singolo, ingresso non numerato, è di 3 euro.
NORME DI SICUREZZA
- È obbligatorio esibire il Green Pass – Certificazione Verde Covid 19 (in forma cartacea o su smartphone), come da disposizioni di legge vigenti
- L’assegnazione dei posti garantirà il necessario distanziamento
- All’ingresso sarà misurata la temperatura e non sarà consentito l’accesso alle persone con temperatura superiore ai 37.5° C
- Tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina (chirurgica o ffp2) anche durante lo spettacolo (per i bambini valgono le norme di legge vigenti)
- Verrà assicurata regolare igienizzazione delle sedi di concerto
ANDREA LUCCHESINI
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale Dino Ciani presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.
I primi mesi del 2020 lo hanno visto protagonista del Festival di Cartagena, e in concerto al Teatro Alla Scala diretto da Lorenzo Viotti, mentre sono stati cancellati impegni importanti che lo avrebbero visto protagonista, tra l’altro, di concerti con le Orchestre della Scala e del Maggio Musicale dirette da Zubin Mehta.
La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 Hammerklavier di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.
Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio, numerose le registrazioni in duo con il violoncellista Mario Brunello tra le quali l’integrale dell’opera beethoveniana.
Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un cd AVIE Records accolto dal plauso della critica internazionale. È iniziata nel 2018 la collaborazione con la casa tedesca AUDITE per la quale nel 2018 è uscito il primo disco del progetto: Dialogues con musiche di Berio e Scarlatti, Schubert e Widmann, che ha riscosso un notevole successo da parte della critica internazionale che gli ha attribuito numerosi riconoscimenti. Il secondo disco, Schubert Late Piano Works, ha già ottenuto 5 stelle dalle maggiori riviste del settore, tra le quali BBC Music Magazine, Fonoforum, Pizzicato, Ars Musique etc.. A settembre 2020 è uscito il terzo ed ultimo disco dedicato a Schubert.
Per BMG ha inciso il Concerto II Echoing curves di Luciano Berio sotto la direzione dell’Autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento.
Altro autore a Lucchesini molto caro è Fabio Vacchi, del quale ha presentato al LAC di Lugano in prima mondiale la nuova Sonata per pianoforte a lui dedicata e nel maggio 2022 presenterà a Milano Musica le due nuove Sonate per pianoforte, commissionate dalla Fondazione Umberto Micheli.
Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico.
Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui l’Accademia di Musica di Pinerolo, il Mozarteum di Salisburgo, e dal 2008 è Accademico di SANTA Cecilia.
Dopo essere stato direttore artistico della Accademia Filarmonica Romana dal 2018 al 2021, è stato recentemente nominato direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze a partire dalla stagione 2022-2023.
CONTATTI BIGLIETTERIA
Orari di apertura al pubblico
Lunedì 14.30-18
Martedì 10.30-13.30 / 14.30-18
Venerdì 10.30-13.30
La sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino è a Torino in via XX settembre 58.
Per prenotazioni e informazioni in orario di apertura al pubblico telefonare al numero 011.533387