La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne viene istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, con cadenza il 25 novembre. Una ricorrenza annuale per riflettere su un cancro sociale ancora drammaticamente diffuso, per ricordare le vittime della violenza di genere, ma anche per prendere coscienza del peso che la questione ha assunto nel dibattito pubblico grazie alle numerose esperienze di attivismo diffuse in tutto il mondo. In che modo le arti performative hanno saputo confrontarsi con questo tema così tristemente attuale?
IN MY NAME: UNITI CONTRO LA VIOLENZA
Due giornate di presentazioni pubbliche, laboratori e dibattiti sintetizzate nel titolo IN MY NAME, un progetto collettivo interistituzionale contro la violenza di genere, co-organizzato da Lavanderia a Vapore, Associazione LiberamenteUnico, Centro Studi Piero Gobetti e Associazione Dare Voce al Silenzio Onlus. L’iniziativa – in programma per mercoledì 24 e giovedì 25 novembre tra le sale della Lavanderia a Vapore di Collegno, il Circolo dei lettori e il Polo del ‘900 di Torino – vuole mettere in risalto il ruolo delle singole organizzazioni nella costruzione di un progetto condiviso su un tema di stringente urgenza. Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, rivolgendo particolare attenzione agli strumenti di prevenzione.
Per il programma completo – tra incontri, laboratori, proiezioni – consulta l’evento Facebook dedicato. Tutte le attività sono a ingresso libero e partecipazione gratuita (previa iscrizione e prenotazione) e si svolgeranno nel rispetto delle misure anti Covid-19.
Il percorso di ricerca di Barbara Altissimo/LiberamenteUnico sul tema della violenza sulle donne ha intercettato, nel corso della passata stagione, anche il progetto Media Dance della Lavanderia a Vapore, percorso di innovazione didattica rivolto a studenti e docenti. Dalla residenza a scuola VERSUS è nato così REBEL/VERSO LA LUCE, una performance in streaming scritta insieme alle ragazze e ai ragazzi dell’I.I.S. Galileo Ferraris di Settimo Torinese: riflessioni, poesie, testimonianze. L’opera è attualmente disponibile sul canale YouTube di Piemonte dal Vivo.
#apriamolestanzediBarbablù è l’hashtag/grido che, sulla scia del #MeTooTheatre francese, punta a far emergere le violenze sessuali ai danni delle attrici (e degli attori) di teatro. A sostenerlo e rilanciarlo, il collettivo femminista Amleta, associazione di promozione sociale fondata da 28 attrici italiane, il cui scopo principale è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. Per maggiori info sulla campagna, clicca qui.