presso
CINE-TEATRO BARETTI
Via Giuseppe Baretti, 4, 10125 Torino TO”ESSERCI”
IN OCCASIONE DELLA XXII GIORNATA DEL SOLLIEVO,
LA RETE LOCALE DI CURE PALLIATIVE
L’ASL CITTA’ DI TORNO
E
AIACE TORINO
presentano
INCONTRO / DIBATTITO
+
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
di Claudia Tosi
THE PERFECT CIRCLE
e
Claudia Tosi (regista)
INGRESSO GRATUITO PER TUTTI
Le Cure Palliative si rivolgono a persone affette da patologie ad andamento cronico ed evolutivo per le quali non esistono terapie specifiche o, se esistono, sono inadeguate o inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita.
La finalità delle Cure Palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e le loro famiglie attraverso un approccio multidimensionale e multiprofessionale che affronta il problema della malattia in modo globale, fino alla fine della vita.
Le quattro dimensioni della persona malata di cui si fanno carico gli operatori di cure palliative sono:
- quella fisica
- quella psicologica
- quella spirituale
- quella sociale.
Le strutture e gli enti sanitari che erogano le cure palliative formano la “rete locale di cure palliative” e permettono di assistere le persone in diversi contesti di cura: l’ospedale, il domicilio e le strutture specializzate come gli hospice.
Le cure palliative sono normate oltreché dalla legge 38 del 2010, da numerosi decreti attuativi di accordo tra Stato e Regioni e dall’aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del 2017.
Le Cure Palliative dell’ASL Città di Torino
La Struttura Complessa di Cure Palliative dell’ASL Città di Torino è stata costituita a febbraio 2019, con l’obiettivo di riorganizzare e coordinare l’attività dei vari nodi della rete locale di cure palliative che in seguito agli accorpamenti delle Aziende Sanitarie avevano subito numerose modifiche.
La Struttura Cure Palliative afferisce alla Rete Oncologica Aziendale ed è ricompresa nel Dipartimento di Area Medica e nel Dipartimento per le Cure Primarie
Le attività svolte dalla S.C. Cure Palliative
- Centralizzazione e sviluppo di tutte le segnalazioni che riguardano le persone malate con bisogni di cure palliative.
Tali segnalazioni giungono alla S.C. dai Medici di Medicina Generale, dagli ospedali (sia quelli aziendali che altri ospedali cittadini), dagli specialisti che hanno in carico i pazienti, dalle strutture residenziali (RSA, Lungo Degenze), talvolta anche direttamente dai cittadini. - Dopo aver preso contatti telefonici con i curanti della persona segnalata, con il Medico di Medicina Generale, con la persona stessa o i suoi famigliari, il personale della S.C. propone il percorso di assistenza e cura ritenuto più adeguato in base alle informazioni ricevute.
- Lo sviluppo delle segnalazioni è svolto da 1 medico e 2 infermieri
L’attivazione di un percorso di Cure Palliative
Il primo compito del personale della Centrale di Coordinamento è quello di valutare l’appropriatezza della segnalazione. Rispondere cioè alla domanda: la persona malata che ci è stata segnalata ha bisogno di cure palliative? Per fare questo vengono utilizzati questionari di valutazione validati scientificamente come lo SPICT o il NECPAL.
Si cerca quindi di individuare i bisogni principali del paziente e della sua famiglia e il grado di urgenza di attivazione di un servizio.
Infine, viene proposto e pianificato l’intervento.
Ѐ importante sottolineare che ogni intervento proposto viene discusso e condiviso con tutti gli attori coinvolti: famiglia e paziente, Medico di Medicina Generale, eventuali Medici Specialisti e Medici Ospedalieri. Lo sviluppo di una segnalazione richiede diverse ore di lavoro considerando la numerosità degli interlocutori. L’obiettivo che si pone la struttura è quello di individuare il percorso più adeguato entro 48-72 ore dalla ricezione della domanda.
Seguendo le indicazioni dei recenti LEA e di quelle presenti nelle delibere regionali, l’esito dello sviluppo di una segnalazione si articola sul grado di complessità dei bisogni clinici e assistenziali individuati, che a livello territoriale prevede 2 livelli di intensità di cura:
- le Cure Palliative di Base, i cui principali erogatori sono: il Servizio di Cure Domiciliari, il Medico di Medicina Generale e il personale della S.C. Cure Palliative che può venire coinvolto con differenti gradi di intensità
- le Cure Palliative Specialistiche, che attualmente vengono erogate, in collaborazione con il MMG, dal personale della Fondazione F.A.R.O. che opera in regime di convenzione con l’ASL Città di Torino.
Gli operatori di Cure Palliative possono intervenire anche all’interno di strutture residenziali quali RSA e Lungo Degenze, in accordo con la Direzione stessa della struttura, su richiesta del paziente, del suo medico curante e del Medico di Famiglia.
I pazienti che non hanno la possibilità di rientrare al proprio domicilio, e che lo desiderano, possono essere ricoverati in una struttura specializzata: l’Hospice.
La S.C. provvede all’autorizzazione su delega dei Direttori di Distretto e a inoltrare la domanda presso l’hospice concordato. Gli hospice presenti nella città di Torino sono:
- l’Hospice “Valletta” (all’interno del Poliambulatorio di via Farinelli 25)
- gli Hospice “Ida Bocca” e “Ida e Sergio Sugliano” entrambi all’interno dell’ospedale San Vito e gestiti dalla Fondazione F.A.R.O.
Su richiesta del paziente e della famiglia è possibile anche inoltrare la domanda presso hospice al di fuori della propria città di residenza.
Nei casi in cui non sia possibile dirimere telefonicamente verso quale servizio indirizzare il paziente o vi siano caratteri di urgenza che non permettono i normali tempi di attivazione della presa in carico globale (approssimativamente una settimana) viene proposta una visita di un medico palliativista e di un infermiere esperto in cure palliative.
Questa può avvenire a domicilio o anche nella struttura dove il paziente è ospitato (Ospedale, RSA, Lungo Degenza)
THE PERFECT CIRCLE
(2015)
di Claudia Tosi
Un film toccante, pieno di vita, quando la vita sta per finire. Una narrazione delle cure palliative per chi è nella fase avanzata della malattia. (mymovies.it)
Note dell’autrice
L’idea per Il Cerchio Perfetto è nata da una mia esperienza personale. Mia madre è morta dopo avere sofferto 19 anni di una malattia cronica. Standole accanto, ho provato ogni genere di emozione, dal rifiuto della malattia fino all’accettazione della sua “vita temporanea”. Eppure, dopo che è morta, nel ricordo che ho conservato di quegli anni, non c’è quasi traccia del dolore. Ho pensato allora di fare un film che raccontasse la sconvolgente, terrificante, meravigliosa esperienza che è il prendersi cura, cercando di accompagnare lo spettatore lungo un cammino alla fine del quale si può anche trovare un inaspettato sens o di leggerezza.
Quando ho trovato l’hospice Casa Madonna dell’Uliveto, sulle colline reggiane a pochi km da casa mia, ho capito che era il luogo perfetto in cui ambientare la mia storia. Due ospiti, in particolare, hanno attirato la mia attenzione, Ivano e Meris, un vecchio burbero arrabbia to col mondo e una dolce signora rassegnata al suo destino. Non mi aspettavo che mi trascinassero dentro alle loro vite, ma ho lasciato che accadesse e, senza accorgermene, mi sono ritrovata di fronte alla vita e non più alla malattia.