Gianni Rondolino fu componente del direttivo storico di A.I.A.C.E Torino.
Lo vogliamo ricordare con la testimonianza che ci regalò in occasione del quarantennale dell’Associazione:
Lo vogliamo ricordare con la testimonianza che ci regalò in occasione del quarantennale dell’Associazione:
“Quarant’anni sono tanti e il 1968 sembra veramente molto lontano. Torino è cambiata, il cinema è cambiato, soprattutto è cambiato il cinema a Torino.
Allora eravamo un gruppetto di amici, amanti e studiosi di cinema. C’era stata la stagione dei cineclub, quella, breve ma intensa, del Cinema Romano di Renzo Ventavoli, il primo accenno di un insegnamento universitario.
Si trattava ora di creare un vero cinema d’essai, sull’esempio francese. Nacque così l’A.IA.C.E. torinese.
Un periodo di grande entusiasmo, che si andò un poco spegnendo a mano a mano che l’associazione si andava “burocratizzando”.
Ma era naturale, e direi necessario, che l’Aiace divenisse quello che è oggi, organizzata e stimolatrice di iniziative didattiche e culturali. Rimane tuttavia una leggera nostalgia, ma anche la soddisfazione di aver dato vita a un organismo estremamente vivo e vitale“.
Allora eravamo un gruppetto di amici, amanti e studiosi di cinema. C’era stata la stagione dei cineclub, quella, breve ma intensa, del Cinema Romano di Renzo Ventavoli, il primo accenno di un insegnamento universitario.
Si trattava ora di creare un vero cinema d’essai, sull’esempio francese. Nacque così l’A.IA.C.E. torinese.
Un periodo di grande entusiasmo, che si andò un poco spegnendo a mano a mano che l’associazione si andava “burocratizzando”.
Ma era naturale, e direi necessario, che l’Aiace divenisse quello che è oggi, organizzata e stimolatrice di iniziative didattiche e culturali. Rimane tuttavia una leggera nostalgia, ma anche la soddisfazione di aver dato vita a un organismo estremamente vivo e vitale“.
Grazie Gianni, vero Maestro di Cinema.