Antonietta De Lillo, la donna dei ritratti dal 27 al 30 maggio 2016 al Cinema Massimo
Quattro film per riassumere l’opera di Antonietta De Lillo, autrice anticonvenzionale e attenta ai dettagli dei personaggi che descrive e racconta. Documentari e film di finzione che hanno in comune uno sguardo che non si ferma alle apparenze, ma cerca nella profondità di ogni gesto il senso di una vita intera, immersa nel presente, e al tempo stesso di raffinata letterarietà.
In programma:
Il resto di niente
(Italia 2004, 98′)
La nobildonna portoghese Eleonora Pimentel Fonseca, la voce della rivoluzione partenopea del 1799, insieme ad altri giovani aristocratici napoletani, si batte per gli ideali di uguaglianza, libertà e fraternità. Ben presto però la lama della restaurazione si abbatte sui fondatori dell’effimera Repubblica: il loro sogno divenuto realtà si frantuma in mille pezzi, e non resta nulla.
Oggi insieme domani anche. Film partecipato
(Italia 2015, 85’)
Attraverso frammenti di materiali diversi si compone il ritratto dell’amore ai nostri tempi. Sono la casualità e la normalità delle storie incontrate a permettere di raccontare il più inafferrabile dei sentimenti. Il risultato è un’immagine multiforme, capace di rappresentare la complessità dei rapporti d’amore in questo momento di passaggio che ci troviamo a vivere.
La pazza della porta accanto
(Italia 2013, 52′)
A distanza di quasi vent’anni da Ogni sedia ha il suo rumore, Antonietta De Lillo recupera il materiale non utilizzato della conversazione avuta con Alda Merini nella sua casa milanese nel giugno del 1995 e realizza questo ritratto in cui la poetessa racconta la propria vita in una narrazione intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato.
Let’s Go
(Italia 2014, 54’)
La storia di Luca Musella, fotografo, operatore, scrittore, oggi esodato professionalmente ed emotivamente. Il protagonista ripercorre la propria vita in un testo-lettera da lui scritto e in un viaggio reale e ideale attraverso l’Italia, da Napoli, sua città natale, a Milano, il luogo della sua nuova esistenza. Luca Musella, insieme alle persone che popolano il suo mondo, diventa portavoce di una condizione universale, specchio del nostro Paese nell’era della crisi.
Il Cinema Massimo è a Torino, in via Verdi 18.
Per il programma completo www.cinemamassimotorino.it