Regia di Alberto Bogo.
Reduce dall’ennesimo provino andato male, un’aspirante attrice, di pessimo umore, riceve la visita del fattorino che le vuole consegnare una pizza che lei non ha ordinato. La ragazza lo caccia in malo modo e si fa un bagno. Poi però viene aggredita dall’uomo, munito di un tagliapizza a motore di dimensioni gigantesche. Il ricco e spregiudicato Terence spiega alla sua partner Adelaide che fu così che venne creato il più grande e famigerato serial killer d’Italia, Max il killer portapizze. Infatti, Terence – proprietario della catena Tinto’s Pizza – ha propagato una storia a supporto della pizza 237: chi la ordina, cioè, sa che deve dare una lauta mancia al fattorino portapizza. Se non lo fa verrà punito da Max.