Regia di Manuele Cecconello, Maurizio Pellegrini.
Nel 1944 – ’45, in piena guerra, si riuniscono clandestinamente a Biella imprenditori, operai e partigiani per siglare un accordo volto a mantenere attive le fabbriche tessili e migliorare le condizioni di lavoro, affermando parità di salario a parità di lavoro. Passò alla storia come il Patto della Montagna quello che fu il primo atto in Europa con cui si stabilì la parità salariale tra uomo e donna. Oggi dalle passerelle dell’alta moda di Milano il giovane stilista, Christian Pellizzari, va a Biella, alle origini dei tessuti che usa per le sue collezioni. Lì riscopre luoghi, prodotti e protagonisti della resistenza che nella provincia piemontese era fortemente legata alla sua storia industriale. A Biella lo stilista Pellizzari incontra Nino Cerruti, l’imprenditore famoso nel mondo, figlio di chi firmò il Patto della Montagna, e Argante Bocchio, comandante partigiano, testimone di ciò che avvenne. Pellizzari e Cerruti, di due generazioni diverse ma con la creatività in comune, confezionano un abito su misura per il partigiano Argante, a tributo simbolico dell’eredità ricevuta dai firmatari del Patto. E il partigiano lo indossa per rendere omaggio ai suoi compagni caduti.