Regia di Guy Montavon.
Musica di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave. L’opera affronta il tema, per l’epoca assai spinoso, dell’adulterio, per di più ai danni di un pastore protestante, e termina con un insolito lieto fine. Lo scarso successo e le modifiche a cui le censure locali sottoponevano l’opera spinsero Verdi a modificarla radicalmente, aggiungendo il quarto atto e retrodatando l’azione al medioevo. Solo verso la fine degli anni Sessanta del 900 la sua esecuzione integrale è divenuta possibile, grazie al ritrovamento di due apografi in partitura completa presso la biblioteca del Conservatorio di Napoli.