Regia di Enrico Cerasuolo.
A partire dalla celeberrima scena della morte di Pina in Roma città aperta, un ritratto sentito e commosso di Anna Magnani. Comica, tragica, vulcanica, fragile, non bella ma dal fascino magnetico, la Magnani s’impose come un modello di donna e attrice indipendente e seppe diventare un’icona. Dalla scuola di recitazione alla fine degli anni ’20 alla rivista nei teatri di Roma sotto il fascismo, dalle prime commedie al cinema all’incontro con Rossellini e Visconti, fino all’Oscar per La rosa tatuata e il ritorno al teatro degli ultimi anni, un viaggio sentito e commosso nell’animo di una figura unica del cinema italiano.