9 luglio ore 21.15 la commedia OH DIO MIO raddoppia! Esaurita la replica del 10, ecco una data aggiuntiva per vederla al teatro Erba di Torino.
Segnalando di aver ricevuto questa mail, con oggetto “la commedia OH DIO MIO! raddoppia!”, puoi scrivere a info@torinospettacoli.it e acquistare 1 o 2 biglietti al prezzo speciale di € 3 cad per il 9 luglio ore 21.15.

Dialogo-terapia scoppiettante, Oh Dio mio! è uno degli spettacoli di punta di questa estate di ritorno alla “bella abitudine del teatro”.
Il capolavoro dell’autrice israeliana Anat Gov Oh Dio mio! è una commedia brillante e profonda in cui una psicanalista si trova ad avere come paziente…niente meno che… Dio!!!
Intenso e commovente, permette di toccare con delicatezza anche il tema dell’autismo.

Dalla recensione di Osvaldo Guerrieri su La Stampa: “Provate ad immaginare una psicoanalista, una donna di successo professionale ma di vita ampiamente disastrata, che riceve la telefonata di uno sconosciuto la cui angoscia richiede un intervento d’urgenza. E immaginate ancora che questo sconosciuto, dopo un sussiegoso tergiversare, dopo essersi definito un artista famoso, dopo avere dichiarato un’età di 5766 anni e di non avere mai avuto né un padre né una madre, riveli di essere Dio e chieda alla sbigottita, incredula, nonché atea psicoanalista, un’ora di terapia. Ne ha bisogno – dice – per cercare di risolvere una secolare depressione e una tristezza incolmabile. Da qui, da questa paradossale premessa, esplode «Oh, mio Dio!», la densa, spiritosa e fortunata commedia di cui è autrice l’israeliana Anat Gov, morta di cancro nel 2012 a soli 59 anni, una donna a sua volta spiritosa e impegnata, tanto ironica verso il mondo, verso la politica del proprio Paese e verso se stessa, da esigere un funerale sulle note di una canzone dei Monty Python.
Dio è stanco. Dio vuole morire. (…) Non gli è rimasta una briciola dell’esaltazione di un tempo, quando creò il mondo, quando nel suo entusiasmo artistico inventò il sole, l’alba, la luna, la coccinella. Avrebbe dovuto fermarsi al quinto giorno. E invece… Invece cosa? gli chiede la donna. Invece andò avanti e di venerdì creò l’uomo. Anat Gov procede per scambi serrati. Nel suo irresistibile dialogare entrano il Talmud, Freud, la Genesi, l’Esodo, il libro di Giobbe. (…) Un dibattito esistenziale-teologico che non smette di avvincere lo spettatore neppure per un istante”.

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