Con un pizzico di ironia, agli sgoccioli dalle elezioni americane, vi proponiamo il libro in cui Eggers ci propone un personaggio un po’ ridicolo e squinternato che, per indole e contesto, non può che farci venire alla mente Qualcuno… Le nostre proposte proseguono poi tutte al femminile, con due biografie illustri: quella della scrittrice Elsa Morante e quella dell’amata tennista Steffi Graf. Buone letture!

 

Dave Eggers
IL CAPITANO E LA GLORIA
(Feltrinelli – Trad. di Vincenzo Mantovani, € 13)

In un oceano vasto quanto tutti gli oceani messi insieme, naviga un bastimento grande come tutti i bastimenti messi insieme. Ma la Glory non è una nave come le altre. Le sue migliaia di passeggeri sono anche i milioni di cittadini di un paese innominato che sta forse cominciando a pentirsi di aver scelto di farsi governare da un uomo con una piuma gialla tra i capelli. Quest’uomo pauroso, irresoluto e crudele, che odia tutti coloro che sono migliori di lui, è il capo di una cricca che a poco a poco allargherà il proprio potere fino a espellere con violenza dalla nave ogni più piccola forma di dissenso. Ma ogni tiranno trova, prima o poi, un tiranno più feroce e più intelligente di lui. Così, un bel giorno, la Glory sarà abbordata da altri bastimenti e il Capitano, che si credeva così forte, sicuro e amato su una nave-paese trasformata dal suo oscuro carisma in un adorante pollaio, dovrà fare i conti con pirati ancora più sanguinari di lui ai quali basteranno due risate per distruggerlo.

Ridacchiavano tra loro, mostrando grande soddisfazione per il fatto che i loro voti avevano piazzato la persona più ridicola che conoscevano nel posto più importante della nave, mentre in segreto speravano che lui non li ammazzasse tutti.


René de Ceccatty
ELSA MORANTE. UNA VITA PER LA LETTERATURA
(Neri Pozza – Trad. di Sandra Petrignani, € 20)

«La vita privata di uno scrittore è pettegolezzo; e i pettegolezzi, chiunque riguardino, mi offendono»: così Elsa Morante in un’intervista concessa a Enzo Siciliano nel 1972.
Una lapidaria affermazione, che René de Ceccatty non manca di citare nelle pagine di questo libro per mostrare quanto sia arduo il compito del biografo se ha come oggetto la vita di una scrittrice che, come scrive Sandra Petrignani nell’introduzione, «ha più di una volta depistato i curiosi, mescolando le acque su fatti e date della propria esistenza».
Ogni esperienza vissuta è, com’è noto, ben poca cosa rispetto alle ambizioni della letteratura, che non possono essere mai ricondotte ai meri fatti di un’esistenza. Tuttavia, se la biografia è anch’essa un genere letterario, illuminare l’esistenza di uno scrittore non ha nulla a che fare con il pettegolezzo, ma con quel punto oscuro tra la vita e la forza dell’immaginazione che è il luogo proprio della letteratura.
È quanto fa René de Ceccatty in questo libro quando, senza alcun timore, si avventura nell’infanzia di Elsa Morante per descrivere il suo ambivalente rapporto con la madre e quello complicato con i due padri, i fratelli e la sorella. Un’incursione che serve a svelare da quale zona d’ombra sorgerà poi una scrittura che «si insinua nei meandri della passione, del delirio, del terrore imposto o subíto», per celebrare «il trionfo dell’immaginazione» sulla deperibilità e sui compromessi triviali del mondo.
Oppure quando narra, ed è uno dei pregi maggiori di quest’opera, degli amori e delle amicizie della scrittrice. Amori per uomini impossibili, come Luchino Visconti e Bill Morrow, e amicizie grandiose e infime, prima fra tutte quella con Pier Paolo Pasolini, destinata a «spezzarsi nel risentimento e nella vendetta letteraria». Elsa Morante. Una vita per la letteratura, recita il titolo di questo libro, traducendo perfettamente il suo contenuto: il racconto della vita di una grande scrittrice, in cui le speranze, gli inganni e le illusioni proprie di ogni esistenza si mutano, nella trasfigurazione letteraria, in una sorgente infinita di narrazione e fascinazione.


Elena Marinelli
STEFFI GRAF. PASSIONE E PERFEZIONE
(66thand2nd, € 17)

Novembre 1999. Buio sugli spalti del Madison Square Garden di New York. Un’emozionata Steffi Graf, ormai non più giocatrice, entra in campo. Illuminata dall’occhio di bue va a ricevere ciò che le spetta: le istituzioni del tennis sfilano davanti a lei e le donano quadri, fotografie, targhe, come farebbero i magi con una dea. La ragazzina che amava lo scambio e il gioco più di ogni altra cosa, però, si infiamma solo quando scopre il regalo del Roland Garros, il suo Slam preferito: l’anta dell’armadietto dello spogliatoio femminile che ha sempre usato, il numero 19. Oggi al Roland Garros l’armadietto numero 19 non c’è più, tra il 18 e il 20 si trova il 18 bis. Il 19 è di Steffi Graf, così come lo sono i sei Roland Garros vinti, i sette Wimbledon e il Golden Slam del 1988.
Ripercorrendo la carriera di Steffi Graf dagli esordi al ritiro nel 1999, questo libro racconta in modo intimo la formazione di una delle più grandi tenniste di tutti i tempi. Racconta le sue convinzioni e le sue spigolosità ma anche gli slanci e i sogni. Racconta le partite giocate in singolare più esaltanti e quelle più buie, i duelli epici con Martina Navrátilová, Chris Evert, Gabriela Sabatini, Arantxa Sánchez Vicario, Martina Hingis e naturalmente con Monica Seles, la sua avversaria più temibile e insieme la più sfortunata. Ma soprattutto Elena Marinelli racconta il legame della tennista con il suo sport, un rapporto privilegiato, che ha tutti i lineamenti, le gioie e le sofferenze, di un amore infinito.


ORARIO LUNA’S TORTA

  • LUN chiuso
  • da MARTEDÌ a DOMENICA 10-18