Buongiorno, Lunatici!
Perdonateci per l’assenza della newsletter la settimana passata, ma siamo state un po’ travolte dal lavoro, che fortunatamente non manca. Recuperiamo questa settimana parlandovi di quello che in realtà volevamo condividere la scorsa. Che è stata quella che ha seguito il Salone Internazionale del Libro (cui, ahinoi, quest’anno non abbiamo partecipato). Ma come abbiamo avuto modo di constatare, se la Luna non va nel mondo il mondo arriva sulla Luna. Essì, perché abbiamo avuto non poche graditissime sorprese.
A parte rincontrare gli amici abruzzesi della casa editrice Neo, con i quali abbiamo presentato il nuovissimo libro di poesie di Arsenio Bravuomo L’amore non apprezzo, ci si sono palesati inaspettatamente il mitico Alberto Ibba della casa editrice milanese NN e l’amico e scrittore Luca Ragagnin. E poi abbiamo ospitato qualche visitatore del Salone proveniente da altre parti d’Italia. Insomma: c’è stato un bel viavai che ci ha ricordato i tempi in cui tutto questo era normalità. E ci ha riempito il cuore.
Ma la palma dell’incontro che più ci ha segnato sono state due ragazze che il sabato sera (16 ottobre) sono arrivate sulla Luna’s e si sono comodamente adagiate sui nostri divanetti per fare aperitivo. Sono state lì a chiacchierarsela un bel po’ e poi, dopo che intanto sono arrivati altri avventori che abbiamo servito, una delle due si alza e dice: Quando avete un attimo di tempo possiamo farvi una domanda? Dato che si stava trotterellando un bel po’ le abbiamo risposto di anticiparci su cosa vertesse la domanda. E lei ha fatto scoppiare la bomba: Volevamo chiacchierare un po’ con voi perché avremmo il progetto folle di aprire un luogo come questo. Sbrabram! Abbiamo allargato gli occhi e risposto che appena possibile ci saremmo sedute con loro.
E così abbiamo fatto. In un momento in cui il flusso di clienti non era così pressante abbiamo preso due sedioline e abbiamo iniziato a parlare a Silvia e Chiara (questo il nome delle due ragazze che vogliono impiantare un progetto simile al nostro a Genova). Non immaginate quanto sia stato emozionante parlare a due sconosciute con negli occhi lo stesso entusiasmo, desiderio, punta di follia che avevamo noi quando abbiamo cominciato a immaginare quello che poi sarebbe stato il Luna’s Torta. Abbiamo parlato chiaro: è difficile, complicato, a tratti fagocitante, ma tutto sommato è la vita che abbiamo scelto ed è una scelta di cui, nonostante tutto, nonostante tutte le traversie e difficoltà, non siamo pentite.
Non ci sono veri giorni liberi, non c’è un momento in cui il Luna’s Torta sia totalmente fuori dai nostri pensieri (e preoccupazioni), c’è la fatica fisica, ci sono gli orari assurdi, c’è da incastrare la vita privata in un casellario molto rigido, ci sono stati periodi veramente difficili, brutti, che abbiamo vissuto male, ci sono state lotte e incomprensioni, sia fra noi, sia con persone con cui a vario titolo abbiamo collaborato. C’è ogni tanto la sensazione di sentirsi in un acquario: due pesciolone che nuotano alla mercè degli sguardi altrui.
Però.
Però ci sono le risate, ci sono gli incontri che non dimenticheremo, ci sono tutte le persone che questo lavoro ci ha permesso di incontrare e conoscere, c’è l’energia magica che irradia dai libri, dalle serate che organizziamo, grazie alla complicità di tutti gli artisti che animano il nostro satellitone. C’è un affetto quasi parentale con quei ragazzi che in anni abbiamo visto crescere, studiare, laurearsi. C’è il fatto che è palese che alla Luna si è accolti e si entra a far parte di una famiglia un po’ più allargata, dai cui alla fine siamo state adottate noi stesse. E ci sembra incredibile essere parte integrante di tutta questa energia meravigliosa che quasi si rigenera da sé.
Ecco, insomma, chiacchierare con Silvia e Chiara (forse anche a motivo di questo preciso momento storico) ci ha dato la misura di quanto questi anni siano stati fecondi e pieni, di quanta vita è passata in neanche cento metri quadrati di locale. Ed un po’ ci è venuto il groppo in gola, la commozione, la lacrimuccia infida che abbiamo ricacciato con una risata dicendo: Ragazze, pensateci bene, perché vi cambia la vita. E ve la cambia del tutto. Ma se ce lo chiedete sì, noi ora possiamo affermare che ne è valsa la pena!
Pensiamo sia stato un incontro calamitante anche per loro, perché pur di finire la nostra chiacchierata si sono alzate di tutta fretta rischiando di perdere l’ultimo treno per la loro Genova.
Andate via loro ci siamo guardate. E abbiamo sorriso. E non c’è stato bisogno di aggiungere altro.
Unico dubbio: quel treno lo avranno poi preso?
Prossimamente sulla Luna’s…
Davide Grillo in “Come se niente fosse” | Giovedì 28 ottobre h 21 (sulla Luna!)
Siamo felicissime di ospitare nuovamente sulla Luna’s direttamente da Roma Davide Grillo con il suo nuovo spettacolo.
Come se niente fosse è una favola scettica. Si racconta la nascita e l’evoluzione di un dubbio collettivo che da minuscolo diventa iperbolico trascinando l’intero paese nel caos e nell’indeterminatezza. Una vicenda incresciosa destinata a generare una serie di situazioni tragicomiche e riflessioni sparse sulla casualità del mondo, degli affetti, i demoni meridiani e l’idea di felicità. Il tutto a favore di un futuro approccio metereologico all’insignificanza.
Davide Grillo, attore e autore è laureato in Filosofia, studia scrittura prevalentemente con Giacomo Ciarrapico e Christian Raimo, perfezionandosi in scrittura scenica presso Rialto Centro di Formazione Teatrale e in sceneggiatura presso la EICTV di San Antonio, Cuba. Membro fondatore del varietà teatrale Sgombro, scrive vari testi tra cui Stendhal Comedy, sproloquio teatrale e Il Tempo Stinge, brevi monologhi contro l’affanno.
INGRESSO SOLO SU PRENOTAZIONE
FORMULA UP TO YOU: donazione minima 5 euro a persona.
Consumazione facoltativa
Info e prenotazioni: 011.6690577
PRIMA E DURANTE LO SPETTACOLO E’ POSSIBILE ORDINARE DALLA CARTA DEI NOSTRI APERITIVI
Potranno accedere allo spettacolo un massimo di 25 spettatori per garantire il distanziamento interpersonale.
Non si può assistere allo spettacolo senza prenotazione e non sarà consentito l’accesso al locale senza mascherina e green pass.
SI CONSIGLIA CALDAMENTE DI ARRIVARE 30 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO per consentire un servizio agevole.
Marco Bianchini in “La ballata dei Van Gogh” | Venerdì 29 ottobre h 21 (sulla Luna!)
La Ballata dei Van Gogh è un monologo, scritto e interpretato da Marco Bianchini, in cui attraverso la voce dei familiari del grande pittore olandese si delinea la sua vicenda umana e artistica, in un’alternanza di stili narrativi e registri emozionali. Un ritratto singolare del precursore dell’espressionismo, tra frammenti di vita reale e ricostruzioni fantastiche. Vincent Van Gogh, raccontato attraverso lo sguardo della sua famiglia e di altre figure che hanno accompagnato la sua tormentata esistenza: il fratello Theo, che ne ricompone l’immagine attraverso l’intenso carteggio intercorso tra di loro, la sorella Anna, i genitori, la giovane Eugenie Loyer e altri, che prendono forma dalla voce di Bianchini.
Attraverso i dialoghi tra i vari personaggi, lo spettatore rivive alcune tappe fondamentali della biografia dell’artista: dalla nascita alle prime delusioni amorose, dai tentativi iniziali di affermarsi nel mondo del commercio agli esordi come pittore, dalle colline del Brabante alle soffitte di Parigi, passando per Londra, Amsterdam e le miniere del Borinage. E poi gli aspetti contraddittori del suo carattere; l’umore instabile, tra emozioni dirompenti ed improvvise cadute. Il tutto filtrato attraverso gli occhi di coloro che l’hanno conosciuto e che, nello svolgersi della vicenda, sostengono, criticano, appoggiano o disapprovano le azioni e le scelte di Van Gogh.
INGRESSO SOLO SU PRENOTAZIONE
FORMULA UP TO YOU: donazione minima 5 euro a persona.
Consumazione facoltativa
Info e prenotazioni: 011.6690577
PRIMA E DURANTE LO SPETTACOLO E’ POSSIBILE ORDINARE DALLA CARTA DEI NOSTRI APERITIVI
Potranno accedere allo spettacolo un massimo di 25 spettatori per garantire il distanziamento interpersonale.
Non si può assistere allo spettacolo senza prenotazione e non sarà consentito l’accesso al locale senza mascherina e green pass.
SI CONSIGLIA CALDAMENTE DI ARRIVARE 30 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO per consentire un servizio agevole.
Il Brunch ANTIbroncio | tutte le domeniche dalle 12 alle 15
Ebbene sì, torna a gran richiesta il nostro Brunch AntiBroncio per le vostre domeniche lunatiche, pigre e arruffate: sbronciatevi con noi e il sorriso riapparirà sui vostri volti!
Abbiamo rinnovato la formula del nostro brunch quindi avrete a disposizione:
* 6 assaggi salati
* 3 assaggi dolci
…e potrete comporre il vostro piatto a vostro piacimento:
* 1 solo assaggio (dolce o salato) = 4 euro
* 3 assaggi (dolci e/o salati) = 10 euro
* 6 assaggi (dolci e/o salati) = 18 euro
Il menu varia di domenica in domenica.
GRADITISSIMA LA PRENOTAZIONE! 0116690577
Alberto Severi
UN TAGLIO MASCHIO
(Clichy, € 17)
Cinquant’anni di storia del Novecento, fino agli attimi che precedono la strage di via dei Georgofili del maggio 1993, osservati, raccontati e vissuti da un insolito punto di vista: il barber shop che Tore Cascio, immigrato siciliano «di idee comuniste, ma innamorato dell’America» ha deciso di aprire nel Dopoguerra nel pieno centro storico di Firenze, sormontato dalla sua lampeggiante scritta «ingenuamente anglofila». In quella primavera del 1993, il locale è ormai gestito dalle tre figlie di Tore: Silvia, la maggiore, quarantenne, sposata a un galoppino democristiano, Alessia, l’attrice mancata, e Valentina, la più piccola, pasionaria convinta dell’imminenza di «una bella e violenta bufera». Tre sorelle parrucchiere che si ritrovano nel vortice tragicomico di Tangentopoli. Le loro storie private, con le loro complicate vicende interiori e i legami pericolosi, si intrecciano con i fatti pubblici, gli episodi e i personaggi che caratterizzano quel periodo turbolento della storia italiana, in un continuo scontro-confronto tra il mondo femminile e quello maschile, tra genitori e figli, tra mariti e mogli, tra passione e violenza.
Veronica Galletta
NINA SULL’ARGINE
(Minimum Fax, € 16)
Caterina è al suo primo incarico importante: ingegnere responsabile dei lavori per la costruzione dell’argine di Spina, piccolo insediamento dell’alta pianura padana. Giovane, in un ambiente di soli uomini, si confronta con difficoltà di ogni sorta: ostacoli tecnici, proteste degli ambientalisti, responsabilità per la sicurezza degli operai. Giorno dopo giorno, tutto diventa cantiere: la sua vita sentimentale, il rapporto con la Sicilia terra d’origine, il suo ruolo all’interno dell’ufficio. A volte si sente svanire nella nebbia, come se anche il tempo diventasse scivoloso e non si potesse opporre nulla alla forza del fiume in piena. Alla ricerca di un posto dove stare, la prima ad avere bisogno di un argine è lei stessa. È tentata di abbandonare, dorme poco e male. Ma, piano piano, l’anonima umanità che la circonda – geometri, assessori, gruisti, vedove di operai – acquista un volto. Così l’argine viene realizzato, in un movimento continuo di stagioni e paesaggi, fino al giorno del collaudo, quando Caterina, dopo una notte in cui fa i conti con tutti i suoi fantasmi, si congeda da quel mondo.
Fabio Stassi
MASTRO GEPPETTO
(Sellerio, € 16)
Se le avventure di Geppetto, il creatore di Pinocchio, fossero del tutto diverse da come le conosciamo? Se accanto alle peripezie del burattino che si è fatto bambino vi fossero anche quelle di un padre che tanto ha voluto un figliolo da costruirselo con le proprie mani? Fabio Stassi ha scritto una storia nuova a partire da una storia classica, quella di uno dei più grandi romanzi della letteratura italiana. Nelle sue pagine l’anziano falegname diviene un uomo febbrile animato dal desiderio della paternità, vittima di uno scherzo crudele dei suoi concittadini. Le gesta del burattino, buffe, drammatiche, violente, si mischiano alle sue avventure, a loro volta sorprendenti e a tratti sconcertanti. L’uomo Geppetto sembra uscire dalla fiaba per grandi e piccini di Collodi e spostarsi su un palcoscenico contemporaneo dove la povertà, la malattia, il bisogno di amore, la crudeltà e il riscatto sono al centro della scena, motore concreto dell’azione. Così Geppetto diventa il ritratto di un uomo introverso e temerario, candido e visionario, che si accinge ad affrontare il mondo e a scoprirlo di nuovo, inseguendo il sogno di una creatura che sia carne della sua carne, in cui riversare le emozioni e l’affetto che porta dentro. Ma quel mondo lo disprezza e lo deride, rivelando tutta la sua ferocia in una condanna impietosa della solitudine e della diversità. In Mastro Geppetto Stassi si abbandona con evidente piacere a uno dei suoi grandi talenti, quello di plasmare la materia reale e immaginaria delle storie e dei personaggi per trarne un racconto che affonda le radici nel desiderio e nella fantasia, producendo la metamorfosi che trasforma la finzione dell’arte letteraria nella verità più luminosa e commovente, più dolorosa e umana.
IL NOSTRO ORARIO da MAR a DOM continuato: 12 – 21:30