Regia di Robert Frank.

Julius Orlovsky, dopo aver trascorso alcuni anni in un ospedale psichiatrico di New York, è in uno stato catatonico e si affida al fratello Peter, che vive con il poeta Allen Ginsberg. A un certo punto del film Julius scompare e il suo personaggio viene interpretato da un attore. Il documentario si trasforma così in fiction per dare vita a un cine-ritratto psicologico. Poi, così come improvvisamente è scomparso, Julius si ripresenta: è in un istituto dove lui e Peter affrontano il loro rapporto.