Regia di Friedrich Wilhelm Murnau.

Interpreti: George O’Brien, Janet Gaynor, Margaret Livingston, Bodil Rosing, J. Farrell MacDonald.

Sedotto da un’affascinante donna venuta dalla città, il giovane contadino Ansass tenta di uccidere la moglie Indre, simulando un incidente, per poter fuggire con l’altra. Tuttavia, durante una gita in barca, l’uomo, pur avendone l’occasione, non trova il coraggio di eliminare la moglie, finendo anzi con il rinsaldare il suo legame matrimoniale.

«Per il suo primo film negli Stati Uniti, Murnau ricrea negli studi Fox una città; e lì cala questa “canzone di due esseri umani”. L’Uomo, ingenuo campagnolo, e la Moglie si amano, ma si allontanano per la presenza della ragazza di città, nera come il sesso. Alla fine a prevalere nei due giovani sposi è un bisogno di radici e normalità. Aurora da subito fa sensazione per una messa in forma che brucia i retaggi tedeschi in un’inedita libertà dalla prigionia del quadro.

 

La cinepresa di Murnau orchestra una sorta di partitura visiva in cui dato reale e dato simbolico, immagini e idee si saldano e si fanno sguardo oniricamente vero, uno sguardo che ha affascinato intere generazioni di cineasti»

(Gianni Volpi, I film da vedere a vent’anni, 2014)