Regia di Andrea Castoldi.

Interpreti: Salvatore Palombi, Mauro Negri, Gianni Quillico, Jvonne Giò, Lorenza Pisano.

Gianluca è in ospedale con una diagnosi che gli concede ancora tre mesi di vita. Ha una malattia rara provocata da “cellule dormienti”. Suo fratello Massimiliano lo assiste costantemente. Quando viene a conoscenza di un vecchio studio sull’argomento, pubblicato molti anni prima ma poi abbandonato e mai ristampato, si dà da fare per ottenerlo e si impegna per metterne in pratica la teoria: far rivivere al paziente alcune emozioni potrebbe ‘risvegliare’ le cellule. Che il coinvolgimento emotivo sia forte lo si comprende anche dalla frase che accompagna il titolo: “La vita altro non è che una distesa di fiori profumati con una lavatrice rotta piazzata nel mezzo”. È al ricordo di questi fiori che, nel momento in cui la lavatrice rotta finisce con il dominare la scena, ci si deve appellare per aiutare chi finisce con l’essere concentrato sulla sofferenza. Si possono allora affrontare i ricordi dei momenti più emozionanti vissuti nel passato per provare a ripartire.