dal 13 al 16 febbraio al Teatro Erba per il cartellone “Grande Prosa” 

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA la scrittura ironica, corrosiva e godibile di Santiago Moncada

nella commedia Cocktail per tre

con FRANCO OPPINI   MIRIAM MESTURINO e MARCO BELOCCHI

di Santiago Moncada – traduzione Pino Tierno – regia Marco Belocchi – scene Hong Sang Lee – costumi Maria Letizia Avato – musiche Fabio Bianchini

Commedia divertente e corrosiva, di notevole penetrazione psicologica, mette a nudo con ironia alcune dinamiche di coppia, tra fedeltà-amore-tradimento. Cristina è un’attrice di successo, con una vita privata piuttosto problematica. Separata da Gianni, un uomo sulla sessantina, simpatico e donnaiolo, con cui ha avuto una figlia, intrattiene da qualche tempo una relazione clandestina con Vittorio, uomo politico al parlamento europeo, a sua volta sposato. Mentre questi è via per una delle sue missioni all’estero, Cristina riceve la visita del suo ex-marito… al mattino, mentre Gianni sta lasciando l’appartamento, torna inaspettatamente Vittorio. I due si incontrano e l’imbarazzo è totale! A questo punto l’autore capovolge la situazione fino a un finale inaspettato. Entre mujeres dello stesso autore, è rimasto in cartellone a Buenos Aires per 10 anni! E’ la prima volta che viene rappresentato in Italia.

 

 

da venerdì 14 a domenica 16 febbraio AL TEATRO ALFIERI DI TORINO per il Fiore all’occhiello

VINICIO MARCHIONI e GIUSEPPE ZENO

nella prima versione teatrale del film I SOLITI IGNOTI

La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell’ Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana. Dalle note di regia: “Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti per me è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato.