LUCIDO
di Rafael Spregelburd
con Rebecca Rossetti, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Jurij Ferrini
traduzione di Valentina Cattaneo e Roberto Rustioni
luci e suono Gian Andrea Francescutti
assistente alla regia Andrea Peron
regia Jurij Ferrini
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa / Progetto U.R.T.
I diritti dell’opera Lucido di Rafael Spregelburd sono concessi da Zachar International, Milano
Se un tuo congiunto ti avesse donato un rene per salvarti e ora te lo richiedesse indietro per la vita di un’altra persona cara, cosa faresti? È la situazione – surreale ma non troppo – attorno cui il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd costuisce il suo Lucido: una commedia moderna e originale che ha vinto nel 2011 il Premio Ubu per il miglior nuovo testo straniero.
Buenos Aires, oggi. Dopo quindici anni di assenza – lontana da casa e da sua madre Teté – Lucrezia torna a reclamare il rene che da bambina ha donato al fratello minore Luca. In una letterina dice, anzi, di averglielo «prestato». Pare che ora il marito di Lucrezia, si trovi ricoverato in ospedale in dialisi e ne abbia urgente bisogno. Restituendo quel rene, Luca salverebbe la vita al cognato. A rischio naturalmente della sua. La trattativa sarà da incubo. La lucidità decisamente sporadica e continui colpi di scena modificheranno la trama e le vere motivazioni dei personaggi. A dettagliare ulteriormente il soggetto si rischierebbe un inaccettabile spoiler… Ma il meccanismo a orologeria che si innesca è perfetto, pieno di humour nero e di dialoghi ingegnosi e pirotecnici. Dice Ferrini: «Potrebbe sembrare il plot di una telenovela eccessiva, storta, deformata; ed è proprio da questo materiale che Spregelburd ricava un universo comico, paradossale e in continuo movimento. Quando ho iniziato a leggere i suoi testi mi sono sorpreso a ridere fino alle lacrime».