Buongiorno, Lunatici!

Riecco le Lunatiche a far qualche chiacchiera con voi, a informarvi di quanto accadrà sulla Luna nei prossimi giorni e a darvi qualche consiglio di lettura.

Come state? Tutto procede bene? Noi non ci possiamo lamentare! Le prime serate ufficiali della nostra stagione, con Alessandra Racca e Dario Benedetto, sono andate benone: entrambe hanno riempito la nostra sala (possiamo ospitare solo 25 persone) sia alle 21 che nella prereplica delle 19. Alessandra e Dario erano in forma smagliante e i nuovi spettacoli che hanno portato sono stati veramente due chicche.
Anche la nuova formula del Brunch AntiBroncio che abbiamo sperimentato domenica ha riscosso un certo successo, quindi non possiamo che essere contente di tutti questi trionfi.

Ma veniamo a noi. L’altra sera un gruppo di amici del Luna’s che sono ormai storici frequentanti del nostro satellitone sono venuti a fare il mitico Ap(p)erò con altri amici. Hanno mangiato e ben bevuto e al momento del pagamento come al solito c’è stata una microbattaglia tra due delle amiche per il pagamento del conto (pago io! no, pago io!), scaramuccia che si è risolta in breve perché una delle due ha detto “e tantopiù che dopo il Covid sono diventata molto più stronza e prepotente!”. Ovviamente siamo scoppiate in una risata generale, anche se ci siam dette che un fondo di verità c’era nelle sue parole.

E ora spieghiamo in che senso. Ciò che questo siparietto comico ci ha portato all’evidenza è quanto segue: questi due anni sono stati duri, sono cambiate molte situazioni, cose, dinamiche, modi di agire e di pensare. Abbiamo avuto molto tempo per rimuginare. Ci siamo dovuti fermare forzatamente. E questo ha prodotto cambiamenti in ognuno di noi.

L’amica in questione, quando le abbiamo risposto “hai proprio ragione: anche noi siamo molto più ciniche e non sopportiamo nessuno!” ha detto “quello che abbiamo vissuto mi ha fatto capire che il tempo -il mio tempo- è prezioso e quindi non va sprecato in cose inutili o persone che ce lo rubano impunemente!”. Letta così l’affermazione sembra cruda e dura, ma fermatevi un attimo a riflettere. Abbiamo barattato la quantità con la qualità. Le cose abbiamo deciso di farle meglio e non di farne di più. Abbiamo deciso di soffermarci e riflettere più che agire agire agire… Abbiamo scelto di dare meno corda a persone ingombranti e di ascoltare meglio quelle che contano e ci fanno crescere. Ci impuntiamo meno su dettagli futili ma approfondiamo le questioni che valgono la pena. Lasciamo correre su una serie di quisquiglie che prima analizzavamo fino allo sfinimento.
Ci sembra quasi di aver sgombrato una vecchia soffitta polverosa sbarazzandoci di tutte le cose che erano lì ad invecchiare e di aver spalancato le finestre per dare luce e per aprire i polmoni in un bel respiro rigenerante.

Più stronze, ciniche, scostanti, più antipatiche e spazientite? No, ci sembra semplicemente di essere più nette, concrete, con meno fronzoli ma più solido buonsenso e spiccato senso della realtà. Tutto qui. Non vogliatecene. Il nostro cuore resta sempre grande!


Prossimamente sulla Luna’s…

Stefano Gorno in Povero Cristo | Giovedì 7 ottobre h 21 (sulla Luna!)

La nuova stagione di eventi lunatici 2021-2022 vede un altro graditissimo ridanciano ritorno: Stefano Gorno!

Il nuovo monologo di Stefano Gorno, un povero cristo tra vecchie paure e nuovi pericoli, evoluzione della specie e una specie di involuzione, preghiere inascoltate e viaggi della speranza. Per ridere anche quando ci verrebbe da piangere.

*** *** *** *** ***

INGRESSO SOLO SU PRENOTAZIONE

FORMULA UP TO YOU: donazione minima 5 euro a persona.
Consumazione facoltativa
Info e prenotazioni: 011.6690577
PRIMA E DURANTE LO SPETTACOLO E’ POSSIBILE ORDINARE DALLA CARTA DEI NOSTRI APERITIVI

Potranno accedere allo spettacolo un massimo di 25 spettatori per garantire il distanziamento interpersonale.
Non si può assistere allo spettacolo senza prenotazione e non sarà consentito l’accesso al locale senza mascherina e green pass.
SI CONSIGLIA CALDAMENTE DI ARRIVARE 30 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO per consentire un servizio agevole.


pieronegri e chiaraeffe in “SPETTACOLACCIO” | Venerdì 8 ottobre h 21 (sulla Luna!)

Signore e signori, ecco a voi uno spettacolo , se volete!

Piero Negri è un rinomato scrittore di gran classe, sangue salernitano e intelligenza artificiale.

Chiara Effe canta canzoni, è indubbiamente cagliaritana, molto portata per le figuracce.

Insieme sanno farvi ridere e anche piangere. Su questo si basa il loro spettacolaccio, dall’instabilità umorale di cui non si vergognano ma, anzi, da cui traggono linfa artistica.

Lo spettacolo è a cappello. Servirà a pagare la quota ai loro psicoterapeuti.

Vi aspettiamo!

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INGRESSO SOLO SU PRENOTAZIONE

FORMULA UP TO YOU: donazione minima 5 euro a persona.
Consumazione facoltativa
Info e prenotazioni: 011.6690577
PRIMA E DURANTE LO SPETTACOLO E’ POSSIBILE ORDINARE DALLA CARTA DEI NOSTRI APERITIVI

Potranno accedere allo spettacolo un massimo di 25 spettatori per garantire il distanziamento interpersonale.
Non si può assistere allo spettacolo senza prenotazione e non sarà consentito l’accesso al locale senza mascherina e green pass.
SI CONSIGLIA CALDAMENTE DI ARRIVARE 30 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO per consentire un servizio agevole.


Il Brunch ANTIbroncio | tutte le domeniche dalle 12 alle 15

Ebbene sì, torna a gran richiesta il nostro Brunch AntiBroncio per le vostre domeniche lunatiche, pigre e arruffate: sbronciatevi con noi e il sorriso riapparirà sui vostri volti!

Abbiamo rinnovato la formula del nostro brunch quindi avrete a disposizione:
* 6 assaggi salati
* 3 assaggi dolci

…e potrete comporre il vostro piatto a vostro piacimento:
* 1 solo assaggio (dolce o salato) = 4 euro
* 3 assaggi (dolci e/o salati) = 10 euro
* 6 assaggi (dolci e/o salati) = 18 euro

Il menu varia di domenica in domenica.
GRADITISSIMA LA PRENOTAZIONE! 0116690577


LABORATORIO MINIMO | Martedì 12 ottobre 18:30-21:30 (sulla Luna!)

DRA_UD
LABORATORIO MINIMO

I workshop “LABORATORIO MINIMO” sono degli appuntamenti in cui incontrarsi,
passare del tempo assieme e soffermarsi su un argomento piccolo e ordinario,
attraverso le parole e le riflessioni condivise e tramite la creazione artistica e
concreta.
Non è richiesta nessuna speciale competenza o abilità, solo curiosità e voglia di
usare testa, bocca, orecchie e mani.
Il materiale utile sarà messo a disposizione, ma all’iscrizione riceverai una email
con dettagli e informazioni.
Il laboratorio dura tre ore e ciascuno è differente e indipendente dall’altro.
Non ha un costo prefissato, ma saremo contenti di far girare il cappello per
compensare il conduttore come vorrai e ti piacerà e di tutte le leccornie che vorrai
consumare al nostro bar!

Questo primo appuntamento è
SPAZIO PROFONDO
spostare, cambiare e hackerare l’uso di
oggetti, pensieri, luoghi, desideri e consuetudini
attraverso lo scambio delle nostre idee, l’incontro di altri punti di vista
e la creazione artistica della nostra personale mappa o progetto o zine.

SI SVOLGERÀ PRESSO IL LUNA’S TORTA DI VIA BELFIORE 50 MARTEDì 12 OTTOBRE, DALLE 18:30 ALLE 21:30 PER UN MASSIMO DI 8 PARTECIPANTI (per info e prenotazioni chiamare lo 011 6690577).
I successivi appuntamenti saranno:
LA RIEDUCAZIONE DOMESTICA
POSSIBILE GIORNALIERO
e altri ancora in progettazione.


Parliamo di libri

Hannah Rothschild
CASA TRELAWNEY
(Neri Pozza – Trad. di Alessandro Zabini, € 19)

Per ottocento anni Trelawney Castle – una stanza per ogni giorno dell’anno, undici scaloni e oltre sei chilometri di corridoi – è stato il più maestoso e il più sontuoso castello della contea di Cornovaglia, rappresentando degnamente la famiglia omonima.
Ma con l’incespicante trascorrere dei secoli, la mollezza delle abitudini ha smorzato l’ambizione dei signori di Trelawney: gli ultimi otto dei ventiquattro conti si sono distinti per dissolutezza e inettitudine finanziaria, mentre due guerre mondiali, il crollo di Wall Street e le tasse ereditarie hanno finito col dissipare il patrimonio della famiglia.
Nel 2008 le finestre sono ormai oscurate dall’avanzata dell’edera e dei rovi, alcuni soffitti parzialmente crollati rivelano gli ambienti soprastanti e gli attuali abitanti del castello tengono a bada il degrado chiudendo le porte a chiave.
Jane Tremayne, nuora del ventiquattresimo conte di Trelawney e moglie dell’erede, Kitto, svolge la maggior parte delle mansioni domestiche e accudisce il giardino, gli anziani suoceri e l’ultimo cavallo rimasto nella stalla. Kitto investe in progetti improbabili, con l’inettitudine di chi è consapevole di essere l’ultimo, biasimato superstite di una nobile dinastia. Dei loro tre figli solo il maggiore, Ambrose, frequenta l’ultimo anno a Harrow, mentre le tasse esorbitanti della scuola privata costringono il secondogenito, Toby, e la sorella, Arabella, a frequentare il liceo pubblico locale.
E poi ci sono Enyon e Clarissa, conte e contessa di Trelawney, intenzionati a fingere che ogni cosa si sia conservata nello splendore di un tempo, mentre l’eccentrica prozia Tuffy si è barricata in un villino fatiscente in fondo al parco, dedicando la sua esistenza allo studio delle pulci.
L’unica che sembra essersi salvata dalla rovina è Blaze, la sorella di Kitto: allontanata da Trelawney Castle per questioni ereditarie, ha rinnegato il passato e fatto fortuna nella finanza a Londra.
Ma quando una vecchia amicizia in comune, Anastasia, chiede ospitalità per la figlia diciannovenne, Ayesha, Blaze e Jane, da tempo estranee, dovranno necessariamente riunirsi per salvare quel che resta di Trelawney Castle dal dissesto finanziario, ora che i mercati e le banche sono sull’orlo del tracollo. Un’occasione, forse, per scoprire anche cosa tiene davvero unita una famiglia.
Con sferzante humour britannico, e grazie a una prosa vivace, Hannah Rothschild dà vita, attraverso le vicende di un’antica casata sull’orlo del lastrico, a una trascinante commedia sociale. Un romanzo irresistibile che racconta le eccentricità dell’aristocrazia britannica con l’arguzia di Jane Austen e la comicità di Evelyn Waugh.

Jorge Fernández Díaz
MAMA’
(Nutrimenti – Trad. di Andrea Monti, € 20)

Partire da sola a quindici anni, imbarcata su un piroscafo che attraversa l’Atlantico, abbandonando la madre, i fratelli, la propria terra. Affidata per sempre a una zia paterna e al marito, in una città sconosciuta dall’altra parte del mondo, tormentata dalla nostalgia del piccolo villaggio dell’infanzia incastonato tra i monti. È questo il destino di Carmen, che il figlio scrittore racconta in un libro diventato un caso letterario in Argentina e in Spagna: l’odissea di una donna capace di diventare emblema di tante storie di migranti, espatriati, sradicati. Tutto ha inizio in Spagna, negli anni Quaranta. La guerra civile si è appena conclusa, lasciando dietro di sé miseria e smarrimento. Una contadina delle Asturie spedisce la figlia nell’Argentina di Perón, con il proposito di salvarla dalla povertà. Le promette che di lì a poco tutta la famiglia la seguirà, ma non sarà così. La ragazzina rimane intrappolata in quel paese straniero, dove cresce, studia, si sposa, lotta, ma soffre un costante senso di esilio. Dopo molti anni, finalmente riesce a ricostruire la propria identità, a sentirsi a casa. È a quel punto che i suoi figli e nipoti, complice il tracollo economico del paese, le annunciano che vogliono scappare da Buenos Aires: tutto ricomincia da capo. Così, a mezzo secolo di distanza da quel primo viaggio transoceanico, il figlio Jorge decide di raccontare la storia di mamá Carmen.

Stanislaw Lem
RITORNO DALL’UNIVERSO
(Sellerio – Trad. di Pier Francesco Poli, € 15)

Hal Bregg è di ritorno da una lunga spedizione galattica. «Abbiamo volato per centoventisette anni del tempo terrestre e dieci anni del tempo di bordo. Quanti anni ho? Biologicamente quaranta ma secondo gli orologi terrestri centocinquantasette». Nel secolo e più trascorso, ovviamente la Terra è cambiata. Ma quello che l’astronauta non poteva aspettarsi è questa specie di «paradiso» che ritrova. Gli umani hanno finalmente realizzato l’antico ideale filosofico: l’assenza di passioni. Il nuovo mondo è senza conflitti, senza paura, senza rischio, non c’è fatica perché lavorano dei servizievoli robot. E, senza emotività, non c’è in fondo neppure più memoria. Hal, diverso anche nel fisico, esplora la città piena di straordinarie invenzioni alla disperata ricerca di qualcuno che lo capisca, che ricordi perché lui è partito, le ragioni della spedizione in cui s’è giocato tutto e ha perso tanto. Certe avventure, certe rivelazioni, certi incontri con donne gli fanno afferrare qual è il prezzo di questa tranquillità, di questa diffusa comodità. Sono svaporati per sempre la curiosità, l’interesse, il sapore delle cose, il dubbio. E la speranza di felicità. Che non c’è mai ma sempre si rimanda al futuro. Ma il rischio, è proprio vero che sia scomparso? La fantascienza creata da Lem (l’autore del capolavoro Solaris), che lo ha reso tra i massimi esponenti del genere, riunisce tipicamente due aspetti: da un lato il rigore scientifico, dietro ogni invenzione immaginativa, dall’altro le inquiete, trepidanti, domande sulla condizione umana, proprie della fantascienza umanistica. Ritorno dall’universo può leggersi in vari modi. L’utopia negativa dell’«uomo nuovo», le peripezie e il rovello del protagonista, il quale non appartiene al presente ma non può tornare al passato, sono il dramma del reduce; infine, tutta la tribolata vicenda è accompagnata dalla febbrile domanda di sottofondo: esiste una sostanza umana, una umana identità? E se esiste, è quella dei vecchi astronauti centenari dal passato perduto, o quella dei neoumani di questo pacato futuro?

Il Nostro Orario
Bianco che più bianco non si può (si spera ancora per un bel po’)

da MAR a DOM continuato: 12-21:30